Ultimo aggiornamento 9 Marzo 2020 di Alessandra

Abbiamo incontrato Melania Bertolini, classe 1991, mamma, moglie e lavoratrice di origini bresciane, arrivata nel padovano nel 2015. Lei è l’ideatrice del portale Gratis è meglio che con, consigli su come economizzare al meglio gli acquisti, affrontare concorsi, ottenere coupon spesa e partecipare ad azioni di marketing collaborativo, si è conquistato l’attenzione di un discreto pubblico, raggiungendo oltre 4.000 follower su Instagram

Grazie a questo, oggi Melania può essere annoverata tra i sempre più numerosi nano influencer. Da lei ci siamo fatti raccontare la sua esperienza e come sta vivendo questa inaspettata (pare) avventura!

Melania, com’è nato Gratis è meglio?

La passione per i concorsi è nata da un’esigenza. Quando ero in maternità facoltativa percepivo uno stipendio minimo e avendo tempo a disposizione ho iniziato a informarmi… si è aperto un mondo! L’esigenza è poi diventata un hobby e ho iniziato a studiare i vari meccanismi, le strategie di marketing utilizzate dalle aziende e le principali esigenze dei consumatori. A un certo punto non mi bastava più farlo solo per me, sentivo (e sento tutt’ora) l’esigenza di condividere tutto ciò che ho imparato e che quotidianamente continuo ad apprendere da questo mondo. Da lì è nato il progetto “Gratis è meglio”, con l’obiettivo di aiutare famiglie in difficoltà o studenti fuori sede che devono fare i conti con limitate disponibilità economiche.

Chi c’è “dietro” Gratis è meglio?

Lavoro completamente da sola. Un amico mi ha aiutata a fare l’impalcatura del sito, ma per il resto è tutto opera mia, dalla ricerca di informazioni, alla produzione di contenuti, alla scelte di cosa pubblicare o meno. Non nascondo che è un lavoro importante, ma quando chi mi segue condivide la gioia di aver ricevuto un premio o di essere riuscito a risparmiare sulla spesa al supermercato grazie alle informazioni che condivido, mi ripaga di tutto il lavoro fatto.

Oltre 4.000 follower… ormai sei una cosiddetta “nano influencer“, come ci si sente?

Quando ho iniziato, pochi mesi fa, non credevo di raggiungere così tante persone in così poco tempo, ma non mi sento assolutamente un’influencer, anzi, ci scherzo parecchio con i miei amici!

Non ti senti influencer ma intanto sei stata ambassador SixthContinent in uno spot con le Iene…

Le aziende hanno già iniziato a contattarti per promuovere i loro progetti/prodotti/contest?

Per quanto riguarda le aziende ho visto che alcune iniziano a osservare il profilo su Instagram e le pubblicazioni sul sito, fanno un lavoro di monitoraggio, a volte mi scrivono ringraziandomi, altre, invece, non vogliono essere proprio associate al mondo dei concorsi (nonostante ne pubblichino) perché non è cool.  In termini di ritorno economico, mi credete se vi dico che lo sto facendo senza alcun compenso?

Cosa interessa ai tuoi follower?

Mi chiedono cose molto diverse, perché ho un target molto vario. Ho la casalinga che mi chiede dritte su come ottimizzare la spesa al supermercato, ma ho anche l’adolescente che mi chiede come avere cosmetici da provare, così come ho lo studente universitario che mi chiede per i libri di testo! Mi fanno richieste veramente molto varie! Con loro interagisco moltissimo, la maggior parte mi scrivono in DM per avere informazioni aggiuntive, ma mi scrivono anche per condividere le loro “vittorie di risparmio”. Mi sono stati anche molto vicini, supportandomi tantissimo, quando ho avuto uno screzio con alcuni haters qualche mese fa.

Nell’era dei social avere degli haters significa avere successo…

È una storia di cui non parlo volentieri. Alcuni follower mi hanno attaccata perché avevo criticato l’operato di un’azienda, dopo essermi adeguatamente documentata. Alla fine molti dei miei fan mi hanno difeso e, quando si è scoperto che effettivamente avevo ragione, anche quelli che mi avevano offeso si sono scusati. Ho capito quanto è importante essere sempre sinceri e trasparenti con le persone che ti seguono e che ripongono la loro fiducia in te. Tutto quello che dai torna sempre moltiplicato, se doni bene ricevi amore e se doni male…

Dai social al blog, perché hai deciso di utilizzare anche un sito web?

Per necessità. Per quante potenzialità abbia Instagram è limitato sotto certi aspetti , ad esempio non puoi pubblicare link se non uno nella bio o ancora puoi creare solo contenuti brevi. Il sito mi dà la possibilità di dare tutte le informazioni che voglio. In più è mio, se Zuckerberg decide di chiudere Instagram ho sempre il mio sito e chi mi segue ha comunque un punto di riferimento.

Quale canale preferisci e perché?

Entrambi. Il sito per la quantità e la precisione di informazioni che riesco a dare, più posso essere d’aiuto a qualcuno più sono soddisfatta. Instagram, invece, perché comunico tantissimo con le persone: mi scrivono, ci scambiamo opinioni, gioiscono con me dei loro traguardi e io gioisco con loro dei miei. È un calore che il sito non mi da e che sento necessario per continuare!

Quanto tempo dedichi all’influencing?

Ogni post che faccio pubblicizza un brand, un’azienda, ne produco almeno 6 al giorno perciò direi che tra ricerca, studio, approfondimento e creazione dei contenuti la risposta dovrebbe essere tutto il giorno, tutti i giorni. Se invece consideriamo il condividere la mia opinione su un determinato prodotto o concorso direi 2/3 ore a settimana.

Tu hai una lavoro “normale”, aspiri a diventare influencer a tempo pieno?

Non è questo il mio obiettivo. Certo, se riuscissi a dedicarmi a tempo pieno al progetto “Gratis è meglio” potrei aiutare più persone! Ho tante idee in mente, tanti possibili progetti che al momento faccio fatica a realizzare per mancanza di tempo, ma si potrebbero davvero fare tante cose anche a livello territoriale con i comuni! Mi piacerebbe incontrare le persone che hanno davvero bisogno, riuscire a dare loro una boccata d’ossigeno. Questo mondo è sconosciuto alla maggior parte delle persone.

Secondo te il web è uno strumento utile anche alla piccole e medie imprese per raggiungere un pubblico più vasto e aumentare i propri clienti?

Oggi il web è quasi fondamentale, è una porta aperta sul mondo! Inoltre dà delle opportunità che fino a qualche anno fa erano impensabili, oggi anche con investimenti minimi si possono fare grandi cose grazie al web. E forse le piccole e medie imprese sono quelle più restie ad affacciarsi sul web, per una serie di motivazioni, ma sono quelle che ne traggono più beneficio.

Quale può essere la formula vincente per differenziarsi dagli altri nel web?

Nessuno ha la formula magica. Dal mio punto di vista (fermo restando che alla base ci deve essere un prodotto/servizio valido), ciò che fa la differenza è una buona comunicazione, ovviamente deve essere studiata in base al tipo di azienda e al target a cui si vuole proporre un prodotto o un servizio. La comunicazione è un aspetto che molte aziende trascurano ma è proprio quello che può fare la differenza!

 

Foto copertina: Melania Bertolini posing for @stefanoguindani @sgpitalia – Make up & hair by @nicolrossinmua – Shooting for @experienceis