Nel marketing digitale capita spesso di visitare un sito e, senza completare un acquisto, ritrovarsi in seguito annunci pubblicitari che propongono proprio quei prodotti o servizi visualizzati. Questo fenomeno prende il nome di retargeting ed è una strategia pensata per riconquistare l’interesse di chi ha già mostrato attenzione verso un brand.

Ma come funziona il retargeting e come si costruisce una campagna efficace? Dopo aver analizzato come si può applicare il retargeting tramite Google Ads e/o sui social network, in questo articolo proviamo a elaborare una guida chiara, con esempi pratici e spiegazioni semplici, dedicata a chi si avvicina per la prima volta a questo strumento.

Cos’è il retargeting e perché è importante

Come anticipato, il retargeting è una forma di pubblicità digitale che si rivolge a utenti che hanno già visitato un sito o interagito con un brand online, ma senza aver compiuto l’azione desiderata, come un acquisto o una registrazione.

Questo è possibile grazie a piccoli elementi tecnici: durante la visita al sito, infatti, nel browser dell’utente viene inserito un codice chiamato cookie, che memorizza le pagine visitate e il comportamento tenuto. Successivamente, navigando su altri siti o social network, l’utente visualizza annunci personalizzati che ricordano i prodotti o i servizi consultati.

Questa strategia permette di:

  • rivolgersi a un pubblico già interessato, con maggiori probabilità di conversione;
  • ottimizzare il budget pubblicitario, evitando di mostrare annunci a chi non ha mai interagito con il brand;
  • aumentare le vendite e le iscrizioni grazie a un messaggio mirato e contestualizzato.

Come funziona il retargeting: un esempio pratico

Per comprendere meglio il funzionamento, consideriamo questo scenario: un utente cerca un paio di scarpe online e visita un sito dove guarda diversi modelli senza però acquistare. Nei giorni successivi, mentre naviga su Facebook o legge un articolo, compaiono annunci che mostrano proprio quei modelli o offerte simili. Questo ricorda all’utente l’interesse iniziale e lo invita a tornare per completare l’acquisto.

Il meccanismo si basa sull’uso del pixel di tracciamento, un codice inserito nel sito che permette di “seguire” gli utenti e mostrare loro annunci specifici in base al loro comportamento precedente.

Come costruire una campagna di retargeting efficace

Per ottenere risultati concreti è necessario seguire alcune fasi fondamentali. Di seguito i passi principali per impostare una campagna di retargeting ben strutturata:

  • Definire l’obiettivo

Decidere quale azione si vuole far compiere al visitatore, per esempio aumentare le vendite o raccogliere iscrizioni alla newsletter.

  • Installare il pixel di tracciamento

Aggiungere il codice fornito dalla piattaforma pubblicitaria (ad esempio Facebook Pixel o Google Tag Manager) sul proprio sito per raccogliere dati sui visitatori.

  • Segmentare il pubblico

Creare gruppi diversi, per esempio chi ha visto una pagina prodotto, chi ha abbandonato il carrello, chi ha visitato solo la homepage. Questo consente di personalizzare i messaggi.

  • Creare annunci mirati

Realizzare annunci specifici per ogni segmento, con messaggi e offerte rilevanti.

  • Impostare la durata del retargeting

Decidere per quanto tempo mostrare gli annunci dopo la visita (per esempio 7 o 30 giorni). Durate troppo lunghe possono diventare fastidiose, troppo brevi rischiano di perdere opportunità.

  • Monitorare e ottimizzare

Controllare i risultati e modificare testi, immagini o targeting per migliorare l’efficacia.

Consigli pratici per chi inizia

Chi si avvicina per la prima volta al retargeting può seguire alcune indicazioni pratiche, utili per migliorare i risultati:

  • iniziare con un budget contenuto per testare e capire cosa funziona meglio;
  • usare immagini e testi chiari, che richiamino l’interesse già manifestato;
  • evitare di mostrare troppi annunci in modo eccessivamente frequente, per non risultare invadenti;
  • proporre offerte o sconti per incentivare il ritorno e la conversione;
  • integrare il retargeting con altre strategie di marketing digitale per massimizzarne l’efficacia.

È abbastanza facile intuire, quindi, come il retargeting si presenti come uno strumento accessibile anche a chi non ha esperienza, capace di far “ritornare” chi ha già manifestato interesse e di accompagnarlo verso l’azione desiderata, che sia un acquisto o una registrazione.

Affrontare con cura ogni fase, dalla definizione dell’obiettivo alla segmentazione e alla creazione di messaggi mirati, consente di costruire campagne efficaci e sostenibili, anche con investimenti contenuti.