Ultimo aggiornamento 9 Marzo 2020 di Alessandra

Abbiamo già parlato dell’importanza di curare la user experience degli utenti e di monitorare le statistiche del nostro sito internet aziendale, ma quando mancano le competenze tecniche o il tempo per analizzare nel dettaglio le performance di un sito come dobbiamo comportarci?

Google Analytics viene in aiuto a tutti i neofiti delle statistiche e a coloro che hanno bisogno di un colpo d’occhio immediato del successo o insuccesso dei propri contenuti online, ancora una volta, con l’Intelligenza Artificiale.

Analytics Intelligence è il termine generico per un insieme di funzioni in Google Analytics che utilizzano il machine learning per aiutarci a comprendere meglio e ad agire sui dati dei nostri siti.

GLI APPROFONDIMENTI

All’interno della homepage della console di Analytics li troviamo in alto a destra, associati a un icona circolare e sotto la voce “approfondimenti” (nella versione inglese “intelligence”). Analytics Intelligence rende più facile scoprire cosa è importante nei tuoi dati per poi intraprendere eventuali azioni correttive. Il riquadro “approfondimenti” consente di visualizzare alcuni spunti generati da Analytics che illustrano tendenze, modifiche e opportunità che possono influenzare l’andamento del sito.

In questo senso Analytics può, per esempio, segnalare un rendimento migliore del normale per una determinata pagina di destinazione o fornire un approfondimento su un numero insolitamente basso di nuovi utenti, offrendo così l’opportunità di affrontare l’acquisizione di nuovi utenti prima che questa flessione diventi una tendenza a lungo termine.

Con il tempo, Analytics Intelligence comprende a quali approfondimenti ciascun utente è maggiormente interessato e classifica quelli nuovi utilizzando un algoritmo machine learning. Gli approfondimenti all’interno del feed saranno quindi personalizzati in base agli interessi e possono differire da quelli che altri utenti vedono nella stessa vista.

Inoltre, Analytics Intelligence esegue periodicamente la scansione dei dati per rilevare eventuali anomalie, anche queste verranno presentate all’interno degli “approfondimenti”.

LE DOMANDE

Per chi è davvero poco pratico delle metriche e di come reperirle all’interno del pannello di controllo, inoltre, Analytics Intelligence offre l’opportunità di porre al sistema delle domande utilizzando frasi dalla struttura semplice in lingua inglese. Nella versione beta, attualmente attiva, è necessario impostare la console in inglese per poter sfruttare il campo di digitazione delle domande.

Sarà possibile, per esempio, chiedere “How many new users did I acquire via email last week?” (“Quanti utenti nuovi ho acquisito dal traffico mail la scorsa settimana?”) se sappiamo di aver lanciato una campagna di e-mail marketing su cui puntavamo particolarmente per aumentare il traffico verso il sito internet, nel suo complesso o in una specifica pagina.

Cliccando sulla casella di digitazione della domanda per la prima volta, Intelligence suggerisce alcune domande: quelle affiancate da un’icona a forma di orologio sono quelle fatte di recente e quelle con l’icona Intelligence sono altri esempi di domande che il sistema ritiene potrebbero essere in linea con gli interessi dell’utente.

Digitando il testo della domanda, poi, come in qualsiasi campo di ricerca interno a Google, inizieranno a comparire le opzioni di completamento automatico che corrispondono alla parola o alla frase corrente che viene digitata. Si tratta di metriche, dimensioni e filtri dimensioni che rappresentano gli argomenti su cui è possibile porre domande. Se si desidera porre una domanda su URL, nomi lunghi di prodotti o campagne o dimensioni ed eventi personalizzati, le opzioni di completamento automatico possono essere particolarmente utili per rendere la domanda più precisa.

Dopo avere fatto una domanda o esaminato alcuni approfondimenti è possibile lascia un commento in fondo alla scheda, per aiutare Intelligence a migliorare nel tempo.