Ultimo aggiornamento 9 Marzo 2020 di Alessandra
I caratteri tipografici possono avere un forte impatto sul modo in cui il tuo brand comunica. Dopotutto, ciò che conta non è solo quello che dici ma come lo dici. È molto importante scegliere il giusto font, che non solo deve riflettere i valori di un marchio – tradizionali o bizzarri, divertenti o formali – ma deve saper anche attirare il giusto tipo di clienti.
Come riconoscere qual è il font giusto per te?
Il primo passo, quindi, è capire cosa si vuole trasmettere o le reazioni che si vogliono suscitare in coloro che si troveranno di fronte al tuo logo/testo. Questo deve essere l’obiettivo centrale che sta alla base dell’intero processo di creazione dell’identità visiva.
Nonostante la scelta del carattere sia collegata, in parte, al proprio gusto personale si deve tenere presente che ogni font ha una propria storia; provare a capire il motivo per cui ciascun carattere è stato creato ci permette di avere alcune indicazioni su come utilizzarlo al meglio.
Alcuni font famosi, con anche un preciso metodo di applicazione, come il Comic Sans, il Bodoni o il Gotham, usati nel modo sbagliato possono creare effetti negativi nella comunicazione del brand.
Il secondo passo che ci aiuta a capire cosa fa al caso nostro è senza dubbio l’estetica del font, cioè il suo aspetto esteriore, come si mostra.
Quante volte diciamo “questo mi piace!”, “questo mi fa schifo”, o “questo è troppo arzigogolato”? La scelta però non dev’essere impulsiva, il font che scegliamo dovrà attenersi alle aspettative delle persone con cui andremo a interagire attraverso di esso.
Qui sotto possiamo vedere come, per esempio, a uno studio legale non si possa attribuire un font come il Komika Axis in quanto non riesce a trasmettere la serietà del servizio fornito; viceversa, un Gilroy, con le sue forme lineari, potrebbe essere più adatto.
Il terzo passo è capire cosa ci trasmette il font attraverso le sue forme. I caratteri non sono tutti uguali e, anche se spesso non ce ne accorgiamo, riescono a trasmetterci emozioni distinte. Stiamo parlando di psicologia delle forme, ovvero come un font riesca a infonderci sensazioni di panico, sicurezza, divertimento o rilassatezza con un semplice sguardo.
In questo caso, nell’esempio sottostante, la prima versione della scritta “Luna Park” ci appare normale in quanto siamo abituati a pensarlo come un luogo di divertimento per tutti, la seconda invece, ci infonde un senso di insicurezza, quasi terrore.
Scegliere un carattere non è mai facile, bisogna avere pazienza e fare un po’ di prove prima di stabilire quale calzi a pennello con l’immagine del nostro brand che vogliamo comunicare. Un esercizio utile potrebbe essere scrivere gli aggettivi collegati al vostro brand con il font che vi piace e capire se trasmettono effettivamente la giusta sensazione.
Non bisogna mai sottovalutare la potenza di un font, da esso potrebbe dipendere la buona o cattiva riuscita del progetto. Sia che stiamo costruendo un marchio da zero, rielaborando il logo o aggiornando il sito web, Puntoventi può aiutarti a configurarti con le giuste scelte di font, in modo da poter dare il massimo.
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