Le strategie di marketing incentrate sull’inbound mettono il cliente al centro, rendendolo protagonista di un percorso che si autoalimenta con la soddisfazione di chi compra. Il mondo digitale, esponenzialmente cresciuto nel corso del 2020, si sta dimostrando la palestra perfetta per allenare uno dei modelli ritenuti indispensabili oggi in questo tipo di marketing: quello del Flywheel.

Cosa significa Flywheel

La definizione, coniata dalla società statunitense HubSpot, significa letteralmente volano, termine che racchiude la forza di questa strategia. Al volano, nelle macchine, spetta il compito di immagazzinare energia e restituirla per mantenere uniforme il moto dell’albero del motore. Tradotto nella vita aziendale questo concetto consente al cliente – specie in epoca social – di indossare definitivamente le vesti di promoter, alimentando con le sue “emozioni positive” un circolo virtuoso e diventando in un certo senso un protagonista.

Com’è fatto il modello Flywheel?

Come abbiamo appena visto, il Flywheel prevede l’innesco di un circolo virtuoso che si autoalimenta, dove il fine ultimo non è più la vendita, ma il coinvolgimento del cliente come parte attiva del processo di espansione della notorietà del brand.

Il funnel di vendita tradizionale si può prendere in considerazione come una parte del volano che non tiene in conto dell’influenza dei clienti sulla crescita aziendale. L’imbuto può essere considerato quindi un sistema incompleto.

Le fasi in cui il Flywheel viene diviso sono 3:

  • attrai: bisogna farsi notare dal possibile cliente, gli strumenti sono molteplici, articoli di blog, contenuti sui social, pubblicità su diverse piattaforme;
  • interagisci: oltre alle informazioni specifiche sulla realtà del prodotto/servizio, bisogna offrire soluzioni a quelli che sono i bisogni del cliente. Contenuti gratuiti di approfondimento, tutorial, raccolte con curiosità o usi insoliti per alcuni prodotti sono alcuni dei modi possibili per raggiungere lo scopo;
  • delizia: in questa fase si lavora per costruire e mantenere la relazione col cliente tramite tecniche di customer care, campagne di email marketing e altri strumenti.

confronto di imbuto delle vendite e volano

Come influisce sulle strategie di marketing

Questa visione rivoluziona i modelli di marketing tradizionali, permettendo di ricalibrare gli investimenti pubblicitari e promozionali. Ma il Flywheel richiede una strategia precisa di inbound marketing, prestando la massima attenzione alla soddisfazione del cliente, alla “shopping experience”, costruendo iniziative ad hoc, tagliate in maniera sartoriale, per incentivare la fidelizzazione del cliente, rendendolo volano per attrarre altri potenziali clienti.

Pianificazione dinamica e costante

Dalla cassetta degli attrezzi devono uscire non solo i classici strumenti per raggiungere il target desiderato – SEO, email, messaggi personalizzati – ma una pianificazione attenta, dinamica e costante della comunicazione. Il cliente diventa infatti strumento per veicolare i contenuti del prodotto e del brand. Questo se ben pianificato diventa un volano, se fuori controllo o non in linea con i tempi può tradursi in un problema.

L’attenzione ai tempi oggi è diventata fondamentale, come si è visto nel recente periodo di pandemia, che ha fatto emergere in maniera indiscutibile la necessità costante di regolare i codici di comunicazione. Questi però devono rimanere saldamente nelle mani dell’azienda. Quindi Flywheel senza dubbio, ma attenzione a chi guida la macchina.