Ultimo aggiornamento 18 Aprile 2020 di Alessandra

Ormai è chiaro: Instagram è un social determinante per ogni azienda e attività, piccole o grandi che siano. Il social fotografico per eccellenza, infatti, rappresenta una vera e propria community in cui gli utenti entrano in contatto l’immagine, davanti o dietro le quinte, di un business. Senza una forte presenza su Instagram, le aziende rischiano di rimanere indietro, soprattutto per i potenziali clienti più giovani. Utilizzandolo in modo professionale, invece, si possono cogliere tante nuove opportunità; ma per farlo occorre stare al passo con tutte le novità che la piattaforma mette a disposizione.

Recentemente, infatti, Instagram ha esteso il tool dei filtri. Se, infatti, in una prima fase aveva messo a disposizione soltanto quelli sotto il proprio diretto controllo, ora gli utenti hanno la possibilità di creare un filtro personalizzato e condividerlo nel proprio profilo e renderlo disponibile a tutti. Questo è possibile grazie alla partnership con AccessAR, azienda leader nella creazione di filtri AR (dove AR sta per Augmented Reality, ovvero realtà aumentata).

Perché e come creare i propri filtri di Instagram

La realtà aumentata per i social media e il web è uno strumento di marketing virale estremamente potente. Essendo accessibile a tutti, infatti, un filtro può essere usato da chiunque, esser condiviso e di conseguenza aumentare il bacino dei potenziali clienti raggiunti, con una modalità molto interattiva e coinvolgente.

Una volta creato, il filtro, questo verrà pubblicato direttamente sul proprio profilo Instagram e rimarrà lì finché lo si desidera. Inoltre, sarà facilmente accessibile tramite l’apposita icona che si trova direttamente sotto le storie in evidenza nel profilo. Infine, è possibile far comparire il pulsante “Provalo” ogni volta che un utente pubblica una storia con filtro brandizzato, facendo in modo che tutti possano accedervi facilmente e usarlo.

Una volta che il filtro è attivo sarà possibile tracciare metriche come le impression, il numero di volte in cui un effetto è stato visualizzato sullo schermo, le catture, il numero di volte in cui qualcuno ha catturato una foto o un video in cui è stato mostrato l’effetto nella videocamera Instagram e le condivisioni, il numero di volte in cui qualcuno ha scattato e condiviso una foto o un video che mostrava l’effetto su una storia su Instagram.

La cosa più importante da considerare è come il pubblico troverà il filtro AR. Non ci possiamo certo aspettare, nell’era social, di inserirlo nel nostro profilo e che basti questo per renderlo, magicamente. Come qualsiasi azione di marketing, infatti, il lancio di un filtro personalizzato dovrà essere inserito in una strategia multicanale per ottenere dei buoni risultati.
Per contribuire alla diffusione del filtro è consigliabile usarlo nelle proprie storie e farlo fare a chi si conosce, specialmente se sappiamo avere un cospicuo numero di seguaci. Incentivare, inoltre, la creazione di storie interattive creando una competizione intorno al filtro per favorire un maggiore coinvolgimento.

Il vantaggio di avere il proprio filtro di Instagram è quello di “trasformare” i nostri seguaci da osservatori passivi in ​​partecipanti attivi. Tutti di diventano influencer e diffonderanno il messaggio dell’azienda.

Il caso di Italian Image Institute di Rossella Migliaccio

Italian Image Institute è un istituto italiano esclusivamente dedicato a servizi di consulenza relativi all’immagine. Fornisce, in pratica, consigli su quale tipo di abbigliamento  fa risaltare di più ognuno in base alle caratteristiche caratteristiche cromatiche peculiari, sulla base delle regole di determinate discipline dell’immagine, in Particolare l’armocromia. Quest’ultima è una scienza che, in base alla combinazione del colore dei nostri occhi, capelli e incarnato, definisce la palette di colori che più ci si addice. Per promuovere questo servizio Rossella Migliaccio, titolare dell’azienda, ha creato un filtro su Instagram che permette ai suoi utenti di divertirsi con le palette di colori simili a quelle che lei stessa usa nelle consulenze.

Il filtro di Instagram di Lidl

Lidl, catena europea di supermercati di origine tedesca, per festeggiare il raggiungimento dei 500mila follower su Instagram ha dato vita a una sorta di contest che aveva come protagonista l’uso di un filtro. Ha invitato i suoi seguaci a fare una storia con il nuovo filtro insieme all’hashtag #500milaLidl per aver modo di vincere 28 buoni spesa da 50,00 € e un maxi buono finale del valore di ben 500,00 €.

È facile intuire come, attività di coinvolgimento della propria community di follower come questi due appena descritti contribuiscano in maniera importante a consolidare il nome del brand all’interno del canale social, in questo caso Instagram, nonché a ridurre la distanza tra azienda e cliente o potenziale tale.