Avete presente quando il contorno della cena della sera prima diventa un fantastico sugo per la pasta del pranzo del giorno dopo? Ecco, questo è il repurposing, una tecnica di riproposizione dei contenuti che non si limita a ri-postarli o ri-condividerli, ma ne crea un nuovo contesto di valorizzazione.
Cross-posting, reposting, repurposing
Il punto in comune? Tutti e tre (cross-posting, reposting, repurposing) sono modi per riutilizzare i tuoi contenuti esistenti.
Il cross-posting è quando si condivide un contenuto così com’è su un’altra piattaforma di social media. Ad esempio: pubblicare un video TikTok come Instagram Reel e come video YouTube Shorts senza cambiare nulla, poiché sono tipi di contenuto simili.
Il reposting dei contenuti è quando si ripubblica un pezzo di contenuto sulla stessa piattaforma. Ad esempio: ripubblicare un post su X (ex Twitter) che in precedenza aveva ottenuto un sacco di coinvolgimento e risposta positiva dal tuo pubblico.
Il repurposing (la riproposizione) dei contenuti significa mantenere il nocciolo dell’idea di un pezzo e adattarlo ad altri canali social. Ad esempio: distilli vecchi post di blog ad alte prestazioni in post carosello di Instagram.
Una buona strategia di marketing sui social media hai bisogno di tutti e tre.
Perché? Il cross-posting fa risparmiare tempo, la ripubblicazione aiuta a raddoppiare il successo e il riutilizzo dei contenuti aiuta nella distribuzione dei contenuti.
Perché è utile il repurpoising
I vantaggi del riutilizzo dei contenuti vanno ben oltre il risparmio di tempo. Nel mondo del marketing digitale, il riutilizzo dei contenuti:
- aiuta ad ampliare la portata dei tuoi contenuti, perché vengono condivisi più volte, in più di un formato e a nuovi pubblici;
- consente di creare più contenuti senza esaurire tutte le idee, alternando vecchie e nuove creatività;
- potenzia gli sforzi SEO, sfruttando un ritorno su parole chiave simili tra loro.
Quando valutare la riproposizione dei contenuti
1. Quando hai un sacco di contenuti arretrati
Con molto materiale già prodotto potremo essere pronti rapidamente alla riproposizione dei contenuti. È possibile partire da un riconfezionamento dei vecchi post, a partire da quelli più popolari, aumentando la possibilità di ottenere valore da essi.
2. Quando sei alle prima armi e fatichi a raggiungere un buon numero di contenuti
Essere all’inizio non rappresenta per forza uno svantaggio. Anzi, potrebbe aiutare a integrare la riproposizione dei contenuti nella strategia e nel processo di pianificazione dei contenuti. Si può partire, per esempio, trasformando ogni video di YouTube creato in video di breve durata per Shorts, Reels e TikTok,
3. Quando approdi su di una nuova piattaforma
Per entrare a pieno regime su di una nuova piattaforma social è certamente ideale postare contenuti con frequenza piuttosto alta. È proprio qui che viene in aiuto il repurpoising. Per esempio, se stiamo cercando di crescere su Instagram Threads, potremo abbastanza facilmente riutilizzare i contenuti che già pubblicati su X, poiché entrambe le piattaforme consentono un tipo di contenuto simile.
Come scegliere i contenuti da riproporre
In un mondo ideale, riutilizzeremmo i nostri vecchi e nuovi post simultaneamente su larga scala, senza esaurirci. O avremmo la capacità mentale e il tempo, o avremmo il team per realizzare qualcosa di questa portata. Ma in realtà è difficile stabilire quale dovrebbe essere l’obiettivo principale del repurpoising.
Concentrarci sul riutilizzo rapido dei contenuti più vecchi o puntare i riflettori sul riutilizzo dei contenuti appena pubblicati per primi? La risposta, come spesso capita, è: dipende.
Per esempio, se l’obiettivo con il riutilizzo dei contenuti è quello di dare nuova vita a pezzi che stanno perdendo traffico, la priorità dovrebbe essere il riutilizzo dei tuoi vecchi post. Viceversa, se si mira a creare consapevolezza del marchio ed espanderne la portata, l’obiettivo dovrebbe essere il riutilizzo dei post che sono andati online più di recente.
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