Ultimo aggiornamento 10 Marzo 2020 di Alessandra

La rivoluzione digitale ha portato con sé numerosi benefici in quanto a innovazione, comunicazione interpersonale, raggiungimento di obiettivi prima molto lontani, migliorie nella vita quotidiana, creazione di nuove professioni e molto altro. 

Nonostante negli ultimi tempi le preoccupazioni emerse dall’utilizzo delle nuove tecnologie non siano poche, è inevitabile constatare quanto le piccole abitudini delle persone si siano evolute in una direzione sempre più “facilitata”, soprattutto grazie allo sviluppo di innumerevoli app e webapp utilizzabili un po’ in tutti gli ambiti e da tutte le persone tecnologicamente istruite ma anche inesperte.

Il termine app altro non è che l’abbreviazione di “applicazione mobile” o, meglio, “application software” e si riferisce, appunto, a qualcosa di semplice e fruibile da chiunque, sviluppato per ampliare ed estendere le potenzialità dei vari smartphone e tablet in commercio.

Si è cominciato a parlare di app, con il significato che oggi gli attribuiamo, nel 2008, quando Apple lanciò la prima versione del suo famoso sistema operativo corredato di App Store: il market dal quale scaricare ogni sorta di app sviluppata per ogni genere di azione da poter svolgere all’interno del proprio dispositivo. Poco dopo anche Google lanciò il suo sistema operativo, destinato a competere costantemente testa a testa con l’antagonista iOS e contenente il proprio market dal quale scaricare le app sviluppate ad hoc per i device Android.

La rapida ascesa delle app si è registrata grazie al sempre più massivo utilizzo di dispositivi mobile, alla loro continua innovazione a livello tecnologico e funzionale e agli enormi benefici riscontrati dai vari utenti. Ma il successo delle app si è verificato soprattutto grazie alla loro semplicità: altro non sono che normali software con una struttura informatica simile a quella dei comuni programmi, ma con una programmazione semplificata e rivolta agli utenti anche più inesperti.

Negli anni le app si sono sempre più inserite all’interno della vita quotidiana di qualsiasi utilizzatore di smartphone o tablet, aumentando i campi d’azione, le funzionalità e le opzioni di personalizzazione. Ogni giorno gli sviluppatori di app si spingono altre, ideando e realizzando applicazioni all’avanguardia, innovative, risolutive.
Quali sono le migliori app del momento? Difficile dirlo in maniera definitiva vista la loro continua evoluzione, ma di alcune applicazioni degne di nota possiamo sicuramente parlare:

BIG BANG AR

Quell’affascinante alone di mistero che avvolge tuttora l’evento scientifico più importante della storia del mondo è ora un’app: gli scienziati del CERN, in collaborazione con Google, hanno da poco lanciato la creazione dell’universo in versione realtà aumentata, sperimentabile gratuitamente attraverso il proprio dispositivo mobile. L’attrice Tilda Swinton si è fatta voce narrante di un vero e proprio viaggio nel tempo, alla scoperta di ciò che è successo 13,8 miliardi di anni fa. Ma l’app Big Bang AR non dimentica che nel 2019 tutte le proprie esperienze vogliono essere condivise e mette a disposizione degli tenti la possibilità di scattarsi uno #STARSELFIE.

DROPS

Definita da Google l’app migliore del 2018, Drops è stata sviluppata per semplificare l’apprendimento di nuove lingue attraverso il gioco interattivo: ogni giorno si può partecipare a un game session della durata di 5 minuti (o più sessioni col la versione a pagamento) per mettere alla prova il proprio livello linguistico e allenare la memoria per facilitarle l’apprendimento di nuovi termini stranieri.

SLOWLY

In controtendenza rispetto ai tempi di rapidità e dinamismo in cui ci troviamo, l’app Slowly promette un flashback in quel tempo passato in cui esistevano ancora gli amici di penna. Il funzionamento è un po’ un mix tra l’invio di semplici mail e la scelta dei propri amici come nei social network, ma la vera novità sta nei tempi di consegna e ricezione delle lettere che simula i tempi effettivi dell’invio postale del mondo “reale”: un ritorno ai quei ritmi lenti che forse così male non erano.

INSTAVOICE REACHME

Da non molto tempo anche il problema del roaming all’estero per gli europei si è risolto, avendo la possibilità di utilizzare connessione, messaggi e chiamate come se ci si trovasse nel proprio Paese d’origine. Ma quando si esce dalle nazioni che fanno parte di questo accordo? Solitamente si acquista una sim locale con traffico dati sufficiente a garantire una buona connessione oppure ci si affida alle reti wifi disponibili in locali, hotel e luoghi pubblici. Per effettuare e ricevere chiamate ci si appoggia ad applicazioni quali Whatsapp, Viber o Wechat, ma perché con Instavoice Reachme anche le chiamate tradizionali sono ora una possibilità concreta: questo software, infatti, riceve la normale chiamata in partenza dal proprio paese d’origine e la trasforma in automatico in Voip, facendola appoggiare così alla nostra connessione internet, senza bisogno che chi ci chiama abbia installato l’app. Grazie ad app come questa viaggiare diventa sempre più facile ed economico.

NO.DRAW

Con più di 10 milioni di download attuali l’app No.Draw – Colors by number è stata sviluppata con il duplice scopo di facilitare e migliorare l’apprendimento dei più piccoli e alleviare lo stress degli adulti, coinvolgendoli in semplici giochi di abbinamento colori-numeri. In un’era sempre più digitale ma confusa sul sano utilizzo degli strumenti a disposizione un’app come questa può davvero fare la differenza: se proprio dobbiamo dedicare gran parte del nostro tempo alla tecnologia almeno facciamolo usufruendo di strumenti educativi e migliorativi.