Nato come Froogle nel dicembre 2002, Google Shopping era considerato un motore di ricerca per prodotti in vendita online. Si è poi evoluto in una piattaforma che fa riferimento a uno degli strumenti pubblicitari più potenti per far conoscere il proprio e-commerce: Google Ads.
Il lancio di Google Grow My Store ha risposto alle esigenze delle piccole e medie imprese che hanno cominciato a lavorare maggiormente tramite il canale e-commerce.
Considerato una piattaforma potente per dare visibilità al proprio shop online, Google Shopping aiuta le aziende a promuovere i propri prodotti permettendo ai clienti di trovarli in modo semplice e veloce. Una sorta di comparatore di prezzi dove gli utenti possono navigare i vari siti web direttamente dai risultati di ricerca.
Come vengono mostrati i prodotti e dove vengono visualizzati?
Agli utenti, in fase di ricerca, viene mostrata un’immagine del prodotto con titolo, prezzo, nome del rivenditore / e-commerce.
Dove potrebbero venire pubblicati gli annunci shopping?
- Nella “Scheda Shopping” della ricerca di Google – gli utenti possono filtrare i risultati in base a determinati parametri come prezzo, venditore, colore, taglia.
- Nella SERP della ricerca Google, vicino ai risultati di ricerca ma separati.
- Nella “Scheda Immagini” della ricerca Google.
- Nei siti web dei partner di ricerca di Google.
- Nella rete display di Google che include YouTube, Gmail e Google Discover.
Esempio di annunci shopping sulla Scheda Shopping di Google
Esempio di annunci shopping su SERP di Google
Esempio di annunci shopping su Scheda Immagini di Google
I risultati di Google Shopping sono anche noti come Product Listing Ads o PLA.
Quanto costa il servizio Google Shopping?
Google Shopping, da sempre, è un servizio gratuito per gli acquirenti. Inizialmente era gratuito anche per i venditori per poi seguire il meccanismo di asta che “governa” Google Ads.
Al momento della creazione della campagna Shopping si fissa il limite di spesa che si desidera sostenere per un clic sui propri annunci e il limite di spesa medio giornaliero che si desidera affrontare per i propri annunci. Sulla base di questa scelta, oltre che della qualità del messaggio pubblicitario, si potrà guadagnare una posizione migliore o peggiore tra i risultati sponsorizzati.
Quali norme prevede Google Shopping?
Prima di iniziare a pubblicare annunci Shopping è necessario assicurarsi che la propria attività e i propri prodotti siano conformi alle linee guida di Google Shopping che, precisiamo, sono diverse dalle norme pubblicitarie di Ads.
Le norme degli annunci Shopping coprono quattro aree diverse:
- contenuti vietati: non possono essere pubblicati articoli contraffatti, prodotti pericolosi che provocano danni o lesioni, prodotti che favoriscono comportamenti disonesti, contenuti inappropriati, contenuti di formati non supportati negli annunci Shopping;
- pratiche vietate: raccolta e utilizzo irresponsabile dei dati, promozioni ingannevoli e che rappresentano l’attività o i prodotti in modo irrealistico e non veritiero, contenuti dannosi;
- contenuti con limitazioni: contenuti per adulti, bevande alcoliche, contenuti protetti da copyright o correlati a giochi e scommesse, contenuti correlati alla salute, contenuti politici;
- requisiti redazionali e tecnici: non sono ammessi siti in fase di allestimento o non funzionanti, siti non visualizzatili con browser di uso comune, URL con indirizzamento diverso.
L’azienda che vuole utilizzare il servizio deve quindi:
- promuovere esclusivamente i prodotti disponibili per l’acquisto diretto;
- utilizzare una lingua ufficiale unica;
- comunicare chiaramente ai clienti la normativa su resi e rimborsi;
- raccogliere e trattare i dati dei suoi utenti in modo responsabile e sicuro;
- verificare e rivendicare l’URL del proprio sito internet.
Come fare per attivarsi su Google Shopping?
Si può integrare facilmente il proprio store online con la piattaforma Google Shopping. Quali sono i punti necessari per partire con gli annunci Shopping? È fondamentale avere un indirizzo mail di Google e un account Google Ads per procedere.
Creazione account Google Merchant Center
Il Merchant Center è lo strumento specifico utilizzato per il caricamento su Google delle informazioni principali riguardanti il negozio e i prodotti. È utilizzato per vedere gli articoli dello shop mostrati come annunci (Ads) direttamente nel motore di ricerca.
Una volta fatta la registrazione al Merchand Center – e quindi inseriti: il paese dove risiede l’attività commerciale, il nome dell’attività e il fuso orario – ci si può dedicare al collegamento con l’account Google Ads e all’importazione dei prodotti.
Si dovrà accedere periodicamente all’account Merchand Center di Google per monitorare l’andamento delle sponsorizzazioni, sulla base del budget, ma non solo. Infatti, i dati dei prodotti dovranno essere aggiornati almeno ogni 30 giorni per non andare incontro alla chiusura dell’account. Questo è necessario per offrire agli utenti un’esperienza di acquisto ottima e per offrire un migliore rendimento degli annunci.
Feed dei prodotti
Il secondo passo è avere un Feed dei prodotti, un documento che contiene i dati dei prodotti elencati negli annunci. Questi dati possono essere importati manualmente o mediante l’utilizzo di un apposito plugin.
I dati, sotto forma di attributi prodotto, verranno utilizzati da Google Shopping per creare l’annuncio da mostrare agi utenti.
Tra le informazioni più importanti e obbligatorie ci sono:
- ID: identificatore univoca del prodotto – il codice SKU del prodotto;
- titolo: nome del prodotto – descrivere accuratamente il prodotto in modo che corrisponda al titolo della pagina di destinazione. Meglio non includere nessun testo promozionale tipo “spedizione gratuita” ma le caratteristiche distintive sono ottime (es. “Maglietta polo da donna”);
- descrizione: descrizione dettagliata del prodotto in vendita che corrisponda alla descrizione della pagina di destinazione;
- link: URL della pagina di destinazione del prodotto – utilizzando il nome di dominio verificato;
- link immagine: URL dell’immagine principale del prodotto – assicurarsi che l’URL possa essere sottoposto a scansione da Google;
- disponibilità: specificare con precisione la disponibilità del prodotto in modo che corrisponda a quella indicata nella pagina di destinazione;
- prezzo: il prezzo con riferimento alla valuta da associare al Paese di destinazione del prodotto;
- marca: riferimento al nome del brand a cui il prodotto fa riferimento;
- google product category: categoria di appartenenza definita da Google – dato facoltativo al contrario dei precedenti che sono obbligatori.
I vantaggi di Google Shopping
Con l’utilizzo di Google Shopping si avranno molteplici vantaggi. Elenchiamo quelli più importanti:
- lead più qualificati: il venditore potrà migliorare la qualità dei contatti raccolti, in quanto saranno incluse le informazioni sui prodotti direttamente negli annunci aumentando quindi le probabilità che i clienti effettuino un acquisto sul sito;
- facilità di gestione delle campagne orientate alla vendita al dettaglio: per mostrare gli annunci secondo ricerche pertinenti, gli annunci shopping non utilizzano parole chiave ma gli attributi dei prodotti definiti dai feed. Per gli utenti non sarà più necessario visualizzare decine di siti per trovare l’articolo migliore;
- presenza più ampia: per ogni singola ricerca si possono raggiungere il doppio degli acquirenti in quanto è possibile pubblicare contemporaneamente lo stesso annuncio anche sulla rete di ricerca tradizionale;
- rapporti efficaci e dati sulla concorrenza: si potranno conoscere il rendimento dei propri prodotti e le informazioni sulla concorrenza utilizzando i dati di benchmarketing.
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