Ultimo aggiornamento 10 Marzo 2020 di Alessandra

Sta per arrivare Gutenberg, il nuovo editor visuale di WordPress, che promette una rivoluzione nella costruzione di pagine e strutture di blog e siti web. Ma i cambiamenti che porterà saranno davvero così consistenti da facilitare il lavoro anche ai più inesperti? Vediamolo insieme!

Tra i CMS più conosciuti e utilizzati al mondo, WordPress continua a mantenere una certa posizione di rilievo grazie alle infinite possibilità di personalizzazione e ampliamento delle funzionalità di base. Molto spesso, però, per raggiungere il risultato desiderato si rende necessario ricorrere a strumenti esterni come plugin o estensioni sviluppati ad hoc o reperiti all’interno di appositi siti web aggregatori. I limiti di WordPress possono essere, quindi, facilmente superati ma di base rimane la considerazione che una piattaforma così utilizzata potrebbe impegnarsi un po’ di più per fornire ai suoi utilizzatori più strumenti interni per la costruzione e la gestione di un sito web completo e al passo con i tempi.

In relazione a questa staticità negli ultimi tempi sta facendo notizia quella che sembrerebbe essere una vera e propria rivoluzione che interessa la base fondamentale di WordPress: l’editor di creazione di pagine e articoli. La struttura dell’editor è rimasta sempre la stessa negli anni, sempre con le stesse funzionalità e le stesse limitazioni. Per questo il lancio di un nuovo editor visuale è sicuramente un passo da giganti, a prescindere da ciò che comporterà davvero questo nuovo strumento.

Il vecchio editor

Ma veniamo al sodo e parliamo di lui: Gutenberg, il nuovo editor per WordPress. Gli sviluppatori lo descrivono come “un modo completamente nuovo di usare WordPress” e hanno messo online una pagina web interattiva che ne illustra tutte le funzionalità, così da mostrare come la procedura di editing sia stata ricostruita e rinnovata.

Al momento Gutenberg è disponibile solo sotto forma di plugin installabile sulla propria piattaforma, ma verrà integrato con la versione 5.0 di WP (al momento siamo alla 4.9.8, quindi manca davvero poco!). Dopo aver fatto l’update, quindi, l’editor di base cambierà e passerà automaticamente a quello nuovo senza possibilità, pare, di tornare al classic mode.

Gutenberg sarà sempre accessibile attraverso una nuova voce nella dashboard contenente una demo e la funzione “nuovo post” e il cambiamento più evidente consiste nella rivisitazione della costruzione delle pagine attraverso l’aggiunta dei blocchi. L’utilizzo di “contenitori” o blocchi non è per nulla nuovo agli utilizzatori di WordPress e questo perché la gran parte degli editor sviluppati esternamente utilizza già da parecchio tempo questo sistema. I cosiddetti page builder o visual composer, infatti, sono stati programmati proprio per sopperire alle mancanze e ai limiti imposti agli utenti e, nel contempo, hanno ampliato di molto le possibilità di personalizzazione del proprio sito attraverso modelli di pagine preconfezionate e ricche di contenuti e strutture moderne. Probabilmente uno dei motivi della nascita di Gutenberg risiede proprio nella volontà dei creatori di riprendersi quella fetta di utilizzatori che negli anni si è abituata a ricorrere a soluzioni esterne. Ma il nuovo editor riuscirà a farlo?

Il nuovo editor

A una prima occhiata risulta evidente quanto rimanga comunque distante dai visual composer più utilizzati soprattutto per la varietà di funzioni che, per il momento, lo tiene indietro di parecchi passi. Ma a dare qualche punto in più a Gutenberg ci pensa la facilità di utilizzo che lo rende alla portata di chiunque voglia costruire e gestire siti web discreti in autonomia. D’altronde uno dei valori fondamentali di tutta la piattaforma WordPress risiede proprio nella possibilità di gestione anche da parte utenti meno esperti, a differenza di quei page builder che sono ricchi di funzionalità avanzate ma che non sono certamente di così facile utilizzo.

Gutenberg promette importanti cambiamenti per la gestione quotidiana del proprio blog o sito web, ma riuscirà a stare al passo con i costanti aggiornamenti implementati dagli abili sviluppatori esterni? Staremo a vedere!