Ultimo aggiornamento 10 Marzo 2020 di Alessandra

“Sarà capitato anche a voi di avere una musica in testa, sentire una specie di orchestra suonare, suonare, suonare” cantava la sigla di un vecchio programma televisivo e i pubblicitari ben conoscono la forza e l’importanza della musica nella pubblicità. La scelta della colonna sonora di uno spot è fondamentale tanto quanto lo storyboard o la scelta delle luci e delle immagini.

La musica ha un fortissimo potere evocativo ed emozionale, sbagliare arrangiamento, ritmo o voce può compromettere il successo di una campagna. Chi ha avuto il privilegio di crescere negli anni ’80 e ’90 può ricordare quanto, nelle pubblicità del tempo, la musica avesse un ruolo protagonista, tanto che spesso gli investimenti si concentravano proprio sulla colonna sonora. Le musiche infatti spesso o erano rivisitazioni di brani più o meno noti, che ottenevano più successo degli originali, o erano composizioni appositamente create per lo spot.

Del primo caso ne è esempio la celebre canzone del 1971 cantata dai The New Seekers “I’d Like To Teach The World To Sing (In Perfect Harmony) portata al successo mondiale dalla Coca Cola che ancora oggi ne usa la campionatura per alcuni spot natalizi. In Italia, il testo per la pubblicità di Natale era stato rivisitato inserendo “Auguri Coca Cola” e il brano è indubbiamente conosciuto per questo, più che per la fama del gruppo britannico.

Un esempio di brano creato appositamente per una campagna pubblicitaria di cui si hanno poche informazioni sulla composizione ma di indiscusso successo dovuto allo spot che accompagnava è The Freshmaker. La celebre canzone è stata creata per la campagna anni ’80/’90 del colosso dolciario Perfetti Van Melle per pubblicizzare le caramelle Mentos.

Ma come queste si possono ricordare il jingle delle caramelle Tabù, il motivetto del Fruttolo, il tema dell’amaro Montenegro, la canzone di Kinder 5 cereali, così come molti altri.

Oggi la tendenza è quella di utilizzare brevi jingle originali o canzoni di artisti famosi a garanzia di riconoscibilità; ne sono esempio Tre che ha scelto “Tutto molto interessante” di Fabio Rovazzi e Peugeot con “Grace Kelly” di Mika. Ancora oggi, a volte, il lancio di uno spot può rendere virale un brano poco conosciuto come è successo allo spot TIM che ha reso noto il brano di Parov Stellar “All night” riproponendone anche una cover della sempreverde Mina (che ne ha personalizzato l’intro canticchiando “Tim, Tim, Tim”).

A volte la pubblicità diventa importante strumento di co-marketing per un artista, come accaduto nel 2016 per Cornetto Algida e Dj Ax e Fedez che nel video ufficiale di “Vorrei ma non posto“, colonna sonora dello spot, hanno inserito il prodotto per identificare e valorizzare la collaborazione.

Tornando all’importanza della scelta della musica di un prodotto multimediale di promozione è fondamentale sceglierla ponendosi alcune semplici domande:
cosa deve evocare la colonna sonora?
– che ritmo ha la mia storia?
– che tipo di storia è (amore, avventura, divertimento)?
– qual è il mio target?

Ovviamente, per chi non ha grandi budget per pagare diritti di una canzone famosa o affidarsi ad un compositore esistono strumenti web che mettono a disposizione tracce gratuite per usi diversi (ad esempio www.freesoundtrackmusic.com).

Il segreto di una buona campagna, in conclusione, è riuscire a far breccia nelle corde vocali dell’utente e farla cantare!