Perché se parliamo di brand come Coca-Cola, Tiffany o Facebook automaticamente nella nostra mente riusciamo a visualizzarne i colori?Perché proprio come i loghi, il colore può diventare un elemento caratterizzante della marca, capace di comunicarci il brand anche solo attraverso la sua tonalità.

Ne parlavamo già tra i 10 comandamenti della comunicazione visiva, i colori, scelti dopo attenti studi sulla personalità del brand, spesso corrispondono a dei codici che sono in molti casi marchi registrati.
Qui di seguito scopriamo la storia delle scelte cromatiche adottate da tre famosissimi brand.

Il rosso Coca-Cola

La società afferma che il colore rosso deriva dai primi giorni della creazione della bibita, oltre 130 anni fa.

logo Coca-Cola

La Coca-Cola fu venduta per la prima volta in una farmacia nello Stato della Georgia nel 1886 inizialmente come uno sciroppo che doveva far passare il mal di testa. Qualche tempo dopo il farmacista di Atlanta si accorse che allungandola con la soda, la sua medicina diventava una bevanda dissetante. Nacque così la bibita più famosa del mondo la cui formula segreta, è ancora oggi custodita con cura in una cassetta di sicurezza di una banca di Atlanta.

Secondo Coca-Cola l’origine dell’iconico rosso nasce nella metà degli anni ’90 quando “abbiamo iniziato a dipingere le nostre bottiglie di rosso in modo che gli agenti fiscali potessero distinguerle dall’alcol durante il trasporto”.

Il colore ufficiale della bevanda è stato creato mescolando tre diverse tonalità di rosso: essendo una combinazione, dunque, non è registrato nei cataloghi dei colori o da Pantone.

Blu Tiffany

Il colore inconfondibile delle iconiche scatoline dei gioielli Tiffany suscita da sempre grandi emozioni. Stiamo infatti parlando del Blu Tiffany, un Pantone che ha per codice lo stesso numero della fondazione del noto brand: PMS 1837.

logo Tiffany

Perché, tra tutti i colori dello spettro, Tiffany ha scelto questa particolare tonalità di blu? La storia inizia nel 1878, quando il fondatore Charles Lewis Tiffany lo selezionò per la copertina del catalogo annuale della sua collezione di gioielli.

Questo punto di turchese nasce dalla combinazione di due colori, il colore delle uova di pettirosso e dall’azzurro dei fiori non ti scordar di me.

Inoltre il turchese era tanto amato dalle spose vittoriane che durante il giorno delle loro nozze solitamente regalavano ai propri ospiti una spilla a forma di rondine turchese, dettaglio che non si è fatto sfuggire Charles Lewis per affermarsi come brand di lusso nei matrimoni e non solo.

Blu Facebook

La storia più bizzarra è la scelta del colore blu per il social network più famoso del mondo: Facebook.

logo Facebook

Mark Zuckerberg, dopo un appuntamento andato male, seduto di fronte al computer guardando l’annuario universitario ha un’idea: inventare un sito dove poter trovare tutte le foto degli studenti del college e poter votare le preferite. Da qui inizia la storia di Facebook, che nel gennaio 2004 registra il suo dominio thefacebook.com cambiando per sempre internet.

In un’intervista di Zuckerberg al The New Yorker racconta che essendo daltonico di rosso-verde, il colore che riesce a vedere meglio è il blu e non a caso è proprio per questo che domina l’intero social network. “Il Blu è il colore più ricco per me perché riesco a vedere tutte le sue tonalità”.

Anche se in maniera casuale, la scelta del blu è stata completamente azzeccata in quanto un sito con una prevalenza di questo colore stanca di meno l’occhio delle persone, che di conseguenza riescono a passare più tempo davanti ad un computer. Inoltre, come è risaputo, il blu trasmette fiducia e sicurezza alle persone, proprio quello che ci voleva per poter condividere le nostre informazioni e foto all’interno di un social network.

Come abbiamo visto nelle storie precedenti, anche il colore può diventare un segno distintivo di un’azienda, un elemento grafico che riesce a trasmettere emozioni e valori attraverso una semplice tonalità. Non bisogna mai sottovalutarne l’importanza ed è sempre utile affidarsi nelle mani di esperti per avere un consiglio su come comunicare il proprio brand al proprio target di riferimento.