Se possiedi un e-commerce, saprai sicuramente quanto sia importante posizionarsi in prima pagina di Google: è infatti la miglior piazza per mettere in mostra i propri prodotti. Eppure la scalata verso il successo non è così semplice, perciò vogliamo svelarti un segreto: se non fai un buon lavoro di SEO per e-commerce, probabilmente non arriverai mai in vetta!

La SEO è una pratica che favorisce una migliore esperienza dell’utente da un lato e allo stesso tempo rende il contenuto più appetibile per il motore di ricerca. Se vuoi migliorare il posizionamento del tuo e-commerce, ecco quali sono gli errori più comuni da evitare!

1- PAGINE E TITOLI DUPLICATI

Questo è davvero un grosso problema. Quando in un sito sono presenti migliaia di pagine prodotto, è molto semplice avere dei contenuti duplicati. Ciò accade perché molti prodotti hanno specifiche simili e perciò rispondono a descrizioni quasi identiche.

Come si può ovviare a questo problema? Esiste il meta tag robots, strumento disponibile anche all’interno di Google Search Console, che permette di controllare in maniera capillare il modo in cui le tue pagine vengono indicizzate dai motori di ricerca, dando istruzioni precise al crawler al momento della scansione. Le istruzioni noindex e nofollow servono proprio a questo.

Allo stesso modo, anche i titoli duplicati sono una fonte di problemi per i motori di ricerca. L’obiettivo di Google è fornire contenuti unici e utili. Se noi presentassimo a Google due pagine con lo stesso titolo, non sarebbe in grado di decidere quale contenuto sia più pertinente e finirebbe per penalizzare entrambi.

Non diamoci la zappa sui piedi da soli!

2- MANCANZA DI RECENSIONI

Sì, se sei all’inizio è normale che non ci siano recensioni sui prodotti che vendi. Far decollare il proprio business non è una cosa che accade dall’oggi al domani. Ma predisporre uno spazio apposito per le recensioni è una questione vitale. Il feedback dell’utente aiuta nuovi potenziali clienti a farsi un’idea di ciò che staranno per comprare.

A parità di taglia, due magliette di marchi diversi potrebbero avere una vestibilità differente. Un cliente che l’ha già acquistata potrebbe essere interessato a scriverlo sul tuo e-commerce, semplificando l’acquisto per il cliente successivo. Vale lo stesso ragionamento per le specifiche tecniche di un elettrodomestico, o per l’usabilità di un attrezzo da cucina.

Anche la possibilità di esprimere un voto rispetto a un prodotto non è da sottovalutare: permette al tuo cliente di sentirsi parte integrante dell’esperienza di acquisto, migliorando la User Experience [aggiungere link una volta programmato l’articolo] complessiva.

Questo ragionamento ci porta direttamente al punto 3 ↓

3- CATTIVA USER EXPERIENCE

In fase di progettazione del tuo e-commerce, uno dei fattori SEO più influenti per il posizionamento sarà sicuramente la User Experience. Non è semplice spiegare in poche parole cosa significhi progettare un’esperienza memorabile per il cliente, ricordiamo che esistono delle figure che si occupano di questo a 360°: gli UX Designer.

Ci sono dei piccoli particolari però che possiamo analizzare in questa sede: la presenza di prodotti correlati, un percorso d’acquisto diretto, schede prodotto correttamente divise per argomento, navigazione intuitiva tra le pagine con menù e sottomenù cliccabili.

Se mancano queste cose, probabilmente il percorso dell’utente verso il carrello potrebbe risultare troppo pieno di ostacoli. E questo, beh… è un grosso problema!

4- PAROLE CHIAVE MA… NON PER L’UTENTE!

A questo proposito, questo è un errore molto comune. Le parole chiave sono un aspetto fondamentale di una strategia SEO, però se non conosciamo l’intento di ricerca dell’utente, servono a ben poco. Delle informazioni su come i nostri utenti cercano i prodotti ci vengono dal motore interno di ricerca, che immagazzina le query e ci offre, di ritorno, una immagine del comportamento tipo” degli utenti.

Quindi, per fare in modo di restituire risposte congeniali ai nostri potenziali clienti, dobbiamo metterci dall’altra parte della barricata e pensare come loro.

5- IL BLOG CANNIBALE

Avere un corporate blog è un punto di forza per i business online. Perché? Perché raccontare, raccontarsi e informare sono ottime tecniche per generare lead. Ma quando si pensa a una strategia SEO per e-commerce bisogna ricordare questo: se le pagine del blog entrano in conflitto con quelle dell’e-commerce e competono per le stesse parole chiave, c’è il rischio che potenziali clienti diventino potenziali lettori e le informational keyword rubino il traffico alle commercial keyword.

È nel nostro interesse informare gli utenti attraverso un blog, ma il nostro scopo primario, in questo caso, è far fiorire il nostro e-commerce. Teniamolo bene a mente!

6- URL MISTERIOSI

Gli URL parlano e ci raccontano cosa troveremo all’interno della pagina. Ci capita spesso di leggere URL con sequenze interminabili di simboli, numeri e lettere. Non è molto bello da vedere eh?

No, non piace agli utenti e non piace nemmeno a Google. Servono URL descrittivi: danno idea di ordine e cura dei dettagli, informando l’utente e il crawler sulla destinazione e il contenuto di una pagina.

Che tu possieda già un e-commerce o abbia l’intenzione di crearne uno tutto tuo, segui questi piccoli consigli: potrebbero fare la differenza sulla strada verso il successo!