Ultimo aggiornamento 17 Luglio 2023 di Gabriele

ChatGPT è balzata alla ribalta dopo che, a novembre 2022, dopo soli 5 giorni dalla sua release ha raggiunto un milione di utilizzatori: vale perciò la pena conoscere questo innovativo strumento per comprendere se può, in qualche modo, supportare le iniziative di marketing delle piccole e medie imprese.

Che cos’è

ChatGPT è un chatbot, con conoscenze enciclopediche, basato sull’intelligenza artificiale (AI), con il quale l’utente può interagire per avere qualsiasi tipo di risposta. A differenza di Google, Wikipedia o altre piattaforme è sufficiente porre una domanda a ChatGPT per avere un feedback in tempo reale. Open AI, che ha sviluppato la risorsa, ha dichiarato che ChatGPT può “rispondere alle domande, ammettere i propri errori, motivare le sue affermazioni e rigettare richieste inappropriate”.

Come funziona

Gli assistenti vocali a cui eravamo abituati si limitano ad un ricerca di informazioni sul web. ChatGPT lavora come un vero e proprio cervello ed è un’intelligenza artificiale estremamente evoluta che riesce a incrociare milioni di informazioni per restituire all’utente una risposta formulata in maniera chiara e univoca. GPT è l’acronimo di Generative Pre-training Transformer ad indicare come sia stato sviluppato per elaborare una grandissima quantità di dati e grazie all’algoritmo GPT-3 (chiamato transformer algorithm) riesce a “conversare” nel linguaggio umano con l’utente.

Per cosa si può utilizzare

Fondamentalmente si può utilizzare per… tutto! Scrive articoli, caption, storie, poesie, e-mail, saggi, genera sondaggi, consiglia prodotti, servizi, film, spiega argomenti, analizza, traduce in 95 lingue diverse… tutte applicazioni utili anche nella comunicazione digitale e nel marketing delle piccole e medie imprese.

Attenzione: l’Intelligenza Artificiale su cui si basa non sostituisce nessun genere di professionalità. Si tratta infatti di una tecnologia, è estremamente avanzata ma pur sempre automatizzata. Non può perciò essere affidabile al 100%.

6 modi per utilizzare ChatGPT per le piccole e medie imprese

Come può tornare utile per una piccola o media impresa questa avanzata applicazione dell’Intelligenza Artificiale?

  1. Scrivere e correggere bozze
    Attraverso ChatGPT si può avere un copywriter sempre a disposizione per rivedere caption, email, post del blog, descrizioni di prodotti e tanto altro ancora. Può modificare un contenuto, ad esempio, rendendolo più accattivante o in linea con un determinato obiettivo di comunicazione.
  2. Ottenere consigli sugli strumenti di marketing
    Può rendere più facile la ricerca di quali siano gli strumenti più adeguati per sviluppare un particolare business, dando indicazioni rispetto a come realizzare un piano di comunicazione efficace per lanciare o promuovere un prodotto o un servizio.
  3. Ideare contenuti
    ChatGPT può dare degli spunti su argomenti o modalità di promozione, analizzando tutti i contenuti di cui dispone per comprendere al meglio quali siano quelli più performanti per un determinato settore.
  4. Calcolare e analizzare
    Si può far impostare fogli di calcolo o schede di lavoro in cui successivamente inserire dati per valutare le performance aziendali.
  5. Generare sondaggi sui clienti
    Come ben noto, gli strumenti digitali sono ottimi mezzi di comunicazione per porsi in ascolto del proprio pubblico. Con ChatGPT si possono generare dei sondaggi per raccogliere feedback dai propri utenti e curare la customer care.
  6. Ottenere indicazioni per chatbot
    L’aggiunta di chat a un sito web è un ottimo modo per generare lead, coinvolgere i clienti e raccogliere feedback. L’applicazione può sostenere l’impresa attraverso l’ideazione di chatbot utili a interagire con il proprio pubblico.

6 modi per NON utilizzare ChatGPT per le piccole e medie imprese

  1. Non chiedere consigli sulla strategia di marketing
    Per la strategia di marketing è preferibile affidarsi a professionisti “reali” che possano essere costantemente aggiornati anche sui trend e le novità in tempo reale. Inoltre la strategia di marketing è estremamente “personale” per ciascuna azienda e va integrata con obiettivi e risorse.
  2. Non affidarsi a ChatGPT per le campagne Google Ads
    Google Ads si basa già in parte su un’intelligenza artificiale fatta di analisi di parole chiave e pubblico, è meglio strutturare le altre attività con intelligenza e capacità umana, soprattutto sulla gestione budget e performance che vanno, passo passo, accompagnate e, se necessario, revisionate.
  3. Non usarlo per la ricerca di parole chiave
    Non è una piattaforma aggiornata in tempo reale e connessa al Web e ha dati limitati dopo il 2021, perciò potrebbe ritornare dei dati obsoleti e non affidabili.
  4. Non usare ChatGPT per lo sviluppo web
    Anche questa è uno degli aspetti su cui è necessaria un’analisi più ampia. Se si dispone già di un sito web non è detto che la proposta di ChatGPT sia sempre pertinente: bisogna saper verificarne l’applicabilità e la reale necessità di utilizzo all’interno di un “contenitore” già impostato.
  5. Non usarlo per report e analisi
    GPT può analizzare i dati, ma l’attuale funzionalità alla base di questo è molto limitata.
  6. Non utilizzare Chat GPT per eseguire un’analisi della concorrenza
    Un’analisi SWOT esamina i punti di forza, i punti deboli, le opportunità e le minacce di un concorrente rispetto alla propria attività. I dati di ChatGPT, come detto, non sono i più recenti e si basano sull’aggregazione di una serie di contenuti privi di contesto.

Per concludere, al netto dell’evoluzione dello strumento in Italia, che sta riscontrando una serie di problematiche legate alla privacy, ChatGPT è nata con grandissime potenzialità e utilità anche per le piccole e medie imprese. L’importante resta sempre utilizzarla come applicazione utile a supporto della strategia di marketing e non sostitutiva di altri strumenti.