Raccontare una storia, emozionare, rendere il pubblico protagonista della narrazione: questi sono gli obiettivi di ogni sceneggiatore hollywoodiano ma non solo. Nell’era dei social dell’intrattenimento questo deve essere anche l’intento di ogni azienda che, attraverso la narrazione, riesce ad emozionare il proprio utente, instaurando un rapporto di fiducia e favorendone l’ingaggio. Quali sono gli ingredienti per realizzare un’azione di story marketing coinvolgente ed emozionante?

L’azione di storytelling va sempre più curata in un’accezione di grande coinvolgimento, l’utente si è abituato a una narrazione veloce ma sempre caratterizzata da una serie di componenti tipici del racconto che diventano indispensabili anche nella creazione di contenuto.

L’eroe della storia

L’eroe è il “personaggio” che durante la storia si evolve, si trasforma, preferibilmente da “comune” diventa “straordinario”. I need a hero cantava Bonnie Tyler nel lontano 1984 e tutti gli utenti abbisognano di un eroe, la difficoltà per le aziende è identificarlo e non scadere nel facile espediente di far ricoprire il ruolo al prodotto. È importante non far assumere alla produzione il compito di essere l’oggetto (o il servizio) essenziale per l’utente. Il protagonista, come detto, deve subire una mutazione positiva e diventare emozionante per l’utente… perciò ottimale sarebbe fosse il cliente tipo dell’azienda.

L’ostacolo

Ogni storia, per essere avvincente, deve avere un problema da risolvere, un ostacolo da superare con cui l’eroe si deve scontrare. Un’attività di story marketing coinvolgente deve avere un elemento di difficoltà che renda più avvincente lo svolgimento del plot e che mantenga il pubblico incuriosito finno alla risoluzione. Gli ostacoli possono essere fisici, psicologici, emotivi, meglio se comunque sono riconoscibili per l’utente che si vuole colpire in modo che possa immedesimarsi nell’eroe che si scontra con essi.

L’obiettivo finale

Dove deve arrivare l’eroe? Quale trasformazione subirà? Non si può raccontare una storia aziendale senza avere chiari gli obiettivi, la risoluzione, il beneficio finale che raggiungerà l’eroe. Che sia un obiettivo materiale o di consapevolezza, che riguardi una ricchezza economica o la soluzione di un problema, è importante averlo chiaro per poter valorizzare al meglio il percorso che il protagonista fa.

Il mentore

Luke Skywalker aveva Obi-Wan Kenobi o Yoda, Daniel “Karate Kid” aveva il Maestro Miyagi, Simba aveva Mufasa e Rafiki. Ogni eroe ha un mentore e parlando di story marketing chi meglio dell’azienda stessa può ricoprire questo ruolo tanto importante? Il saggio accompagna l’eroe lungo il suo cammino fornendo tutti gli strumenti necessari per superare gli ostacoli e raggiungere l’obiettivo. È un personaggio fondamentale per un finale all’altezza delle aspettative. Nel corso della storia deve far comprendere al meglio il suo valore e la capacità di risolvere i bisogni dell’eroe… proprio come il prodotto o servizio offerto da un’azienda!

La morale

Quando si racconta una storia aziendale è preferibile spiegarne esplicitamente la morale. Si racconti perciò dell’eroe cliente che attraverso un’impresa titanica, con l’aiuto dell’azienda riesce a superare gli ostacoli e raggiungere il proprio obiettivo. Si mostri come grazie alla propria azienda ogni consumatore (in target) può essere un supereroe. Infine, si spieghi in maniera semplice e memorabile che la storia è raccontata per una specifica call to action. Bisogna sempre ricordare che ogni giorno ogni utente è bombardato da storie e non sempre presta la giusta attenzione ad esse.

La verità

“John Powers [copywriter del XIX secolo] ci aveva dato tutto ciò che avevamo davvero bisogno di sapere. Essere interessante. Di La verità. E se non puoi dire la verità, cambia ciò che stai facendo in modo che tu possa farlo. In altre parole, vivi la verità” – Jonah Sachs “Winning the Story Wars”.

In un’epoca di trasparenza digitale si deve necessariamente raccontare una storia reale che rispecchi appieno le capacità e le risorse dell’azienda. Lo story marketing diventa efficace quando rappresenta i valori dell’impresa e i suoi risultati, senza fronzoli, senza timori, senza menzogne.