Sempre più spesso sentiamo parlare di BeReal, nuovo Social network che si inserisce tra i consolidati Facebook, Instagram e TikTok. Già dal nome stesso possiamo intuire il suo scopo, differente da quello degli altri social: essere reali.
Il team stesso di BeReal ha ammesso in un’intervista che il nuovo social non ha lo scopo di renderti famoso come accade per alcuni utenti su altre app, bensì di pubblicare foto con duplice fotocamera in tempo reale. Questo per ovviare i selfie pensati, i servizi fotografici elaborati e tutte le immagini modificate e caricate ad hoc. Si posta solamente quando l’app richiede di farlo ed è impedito l’utilizzo di qualsiasi contenuto già presente nel telefono.
Che cos’è BeReal?
BeReal, come già anticipato sopra, è un’app completamente diversa da quelle esistenti. Infatti si concentra sul ritrarre gli utenti nei momenti di vita quotidiana attraverso un singolo post a tempo limitato, 2 minuti, che devono pubblicare a un’ora specifica che cambia ogni giorno. Se la foto non dovesse essere delle migliori non ci si deve preoccupare, si può decidere di tenerla con la consapevolezza che non ci sono feed da mantenere “in ordine” e che il giorno successivo verrà automaticamente eliminata, oppure si può rifare con la probabilità di sforare dai 2 minuti validi per lo scatto in tempo reale.
Questo proprio per cogliere gli utilizzatori alla sprovvista, in qualsiasi occasione e momento della giornata, senza avere la possibilità di poter modificare o studiare la foto caricata. Si dà spazio all’esaltazione delle piccole cose e dei momenti meno “abbaglianti” della propria vita. Inoltre, il social dà anche la possibilità di “staccarsi” dalle continue inserzioni/pubblicità dei brand e dalla cultura degli influencer.
BeReal è stato fondato dall’imprenditore francese Alexis Barreyat nel 2020 e risulta essere diventato un social molto popolare, soprattutto nel continente nordamericano arrivando all’incredibile cifra di 2,7 milioni di download solo nel maggio 2022 negli Stati Uniti.
Come afferma anche il professor Brooke Duffy della Cornell University, sul New York Times nel 2021 “Siamo in un momento culturale in cui le persone sembrano stancarsi della cultura ambiziosa e performativa di Instagram” sottolineando la fatica reale dei social media in cui il desiderio di seguire lo stile di vita di qualcun altro è diventata un’abitudine malsana, cosa che con il modello di BeReal sparisce.
Ciò che BeReal vuole anche introdurre nei suoi post è l’autenticità. Tutte le funzionalità dell’app si concentrano sul pieno coinvolgimento dei propri utenti, infatti ai contenuti non si reagisce con delle semplici emoji bensì con delle “realmojis”. Vengono così sostituite le classiche icone del pollice in su o del cuore con dei selfie in tempo reale in risposta ai post pubblicati: questo permette una maggiore autenticità e aumenta delle reali connessioni umane.
BeReal e le aziende
La Genenerazione Z a differenza delle altre generazioni è più incline alle piattaforme di social media incentrate sulle community perché hanno bisogno di sentirsi appartenenti a un gruppo. Proprio per questo le aziende possono sfruttare BeReal per fornire contenuti esclusivi e immagini dietro le quinte, poiché la Gen Z è sempre curiosa e alla continua ricerca di novità. Un marchio che si collega personalmente ai propri clienti riesce ad attirare completamente la loro attenzione.
BeReal può essere il mezzo attraverso cui i brand hanno la possibilità di commercializzare i propri prodotti in maniera alternativa. Ad esempio, Chipotle, una catena di fast food americana, ha pubblicato l’immagine di un codice sconto suo account. I primi 100 clienti hanno aderito all’offerta usando direttamente la loro app ufficiale.
Questa tipologia di marketing mira a puntare sui propri consumatori in maniera diretta, a differenza di ciò che fanno gli annunci sponsorizzati delle altre app che rimangono in parte ancora distaccati dall’utente finale.
Nonostante BeReal non sia ancora un’app del tutto affermata in Italia, crediamo possa avere un grande potenziale. Superato il tempo richiesto per abituarsi a questo nuovo format, diverso da Facebook, Instagram e Tik Tok, la pubblicazione di un contenuto al giorno potrebbe diventare divertente e stimolante non solo per i semplici fruitori ma anche per le aziende.
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