La comunicazione efficace pone al centro del della strategia l’interlocutore che si vuole colpire con il proprio messaggio e per chi è nato prima degli anni 2000 è sempre più difficile trovare il giusto appeal per raggiungere la cosiddetta Generazione Z (o Zoomer). I consumatori nati dopo il 1995 (la Gen Z) sono ben diversi dai target Millenials, dalla Generazione X o dai Boomer, sono i cosiddetti “nativi digitali” e la loro modalità di navigazione e di contatto con i brand si sviluppa perlopiù online.
Anche il content marketing per la generazione Z va costruito tenendo ben a mente i fattori che rappresentano il gusto dei giovani utenti che hanno dimostrato capacità di ricerca e informazione online innovative e sempre più attenta ai valori reali dei brand. Si parla spesso di engagement come indicatore di successo di una buona comunicazione ed è importante riconoscere che il coinvolgimento degli Zoomer non è emotivo, immediato, ma ha radici più profonde.
Questi utenti hanno necessità di entrare in una relazione più intima con il prodotto. Lo storytelling diventa più efficace quando a raccontarsi è l’azienda con i suoi valori più interessanti e l’umanità empatica che più riesce a trasmettere emozioni forti e coinvolgenti. Tutto questo va trasmesso attraverso un saggio utilizzo dei mezzi online e adeguando la comunicazione al linguaggio di questi utenti che vivono il “virtuale” senza soluzione di continuità con il “reale”. È necessario incentrare la propria strategia sul brand, più marchio che prodotto. La sfida è superare l’idea di “conversione immediata” puntando su una comunicazione coinvolgente sul medio/lungo termine.
La Generazione Z è infatti più portata ad acquistare brand che abbiano saputo entrare in un contatto profondo, valorizzando i propri punti di forza, la propria storia e la propria mission. Inoltre gli Zoomer sono molto attenti alle tematiche più sostenibili: rispetto dell’ambiente, lungo ciclo di vita del prodotto, riutilizzabilità e inclusività sono le leve giuste per affrontare questo mercato così giovane.
Altro focus fondamentale di cui tener conto è il linguaggio di questa generazione. Meme, citazioni, influencer e contenuti visuali sono gli strumenti più utili per catturare l’attenzione e coinvolgere gli utenti. Questo pubblico emergente sa amplificare i messaggi e risulta essere a sua volta molto abile a influenzare e orientare le decisioni di acquisto delle proprie famiglie e contatti sociali.
L’investimento del futuro i brand dovranno farlo sulla comunicazione integrata. Social ma non solo, mai come adesso è fondamentale conoscere approfonditamente il target Gen Z, creare e realizzare contenuti d’impatto, chiari, immediati, comprensibili e coinvolgenti e condivisibili. Velocità e multitasking sono le parole d’ordine degli Zoomer che perfettamente rispecchiano il mondo attuale, quello in cui sono nati e stanno crescendo, con la consapevolezza che questi sono i consumatori che a breve rappresenteranno la fetta con il più ampio potere d’acquisto sul mercato.
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