Hai mai sentito parlare di long tail keyword? In italiano sono le parole chiave a coda lunga e per definizione rappresentano quelle ricerche specifiche composte da 3 o più parole che restituiscono risultati di ricerca abbastanza circoscritti.
Di contro, le short tail keyword rappresentano ricerche più generiche, composte da una o due parole, che corrispondono a intenti di ricerca molto ampi.
Ma andiamo un po’ in profondità e vediamo come si comportano e per quali keyword posizionarsi per essere trovati dagli utenti del web!
Long tail keyword
Come già detto, la parola chiave a coda lunga è composta da almeno 3 parole. Per esempio: “scarpe scontate in vendita online” sarà per noi una long tail keyword, e la SERP (la pagina di risultati di Google) ci mostrerà risultati pertinenti, alcuni annunci, un carosello Shopping.
Proviamo a analizzare questo tipo di keyword:
Punti di forza
- La coda lunga è specifica, quindi esclude moltissimi risultati non pertinenti. Esempio, se avessimo cercato “scarpe scontate in vendita”, tra i risultati avremmo potuto avere dei negozi nelle vicinanze che stanno vendendo scarpe in sconto.
- La competizione su chiavi così lunghe è generalmente bassa, quindi posizionarsi organicamente è più semplice e allo stesso tempo piazzare annunci richiederà costi più bassi.
- Le long tail keyword sono più vicine a un linguaggio umano, e per come sta evolvendo il modo di interrogare i motori di ricerca, questo è un grosso punto di forza.
- Essendo una chiave molto specifica, probabilmente intercetterà un bacino di utenti più piccolo ma molto più interessato.
Punti di debolezza
- Necessita di un contenuto di valore e perfetto, senza sbavature. Richiede dunque molto più lavoro.
- Per arrivare alla conversione, deve avere CTA molto efficaci, dato il bacino di utenza molto ristretto.
- Se è troppo specifica, rischia di ottenere troppo poco traffico.
Short tail keyword
Le short tail keyword sono parole chiave brevi, una o due parole. Mantenendo un esempio simile al precedente, prendiamo “scarpe scontate”. Questo intento di ricerca è davvero molto generico, probabilmente l’utente vuole farsi un’idea sui prezzi, sui modelli, indipendentemente che l’acquisto avvenga online o in un negozio fisico.
Proviamo a analizzare questo tipo di keyword:
Punti di forza
- Risponde a un intento generico, perciò non necessita di un contenuto preciso. Quello che fa la differenza è la capacità di creare valore per l’utente.
- Intercetta un bacino di utenti molto ampio.
- Se sfruttata bene, può portare a risultati interessanti. Per esempio, nel caso di un negozio fisico che effettua delle promozioni, e che può intercettare la ricerca di utenti geolocalizzati in prossimità del negozio stesso.
Punti di debolezza
- La competizione su questo tipo di keyword è altissima, perciò emergere è davvero molto difficile.
- Se il contenuto non porta nessun beneficio all’utente, non otterrà mai conversioni.
- Richiede aggiornamenti costanti in ottica SEO per mantenere il contenuto in SERP.
Quali keyword conviene usare?
La domanda è provocatoria. La scelta delle parole chiave deve essere fatta in relazione ai nostri obiettivi e alle nostre risorse. Scegliendo una long tail keyword, ci sarà più facile posizionarci al meglio data la bassa competizione, ma correremo il rischio di avere un basso numero di visitatori. Se però stiamo lavorando su contenuti ben fatti e completi, che portano benefici ai nostri utenti, sicuramente avremo un maggior numero di conversioni sui clic.
D’altra parte, se abbiamo molto budget da investire e molto tempo, pensare alle short tail keyword potrebbe essere la scelta vincente.
Conoscevi la differenza tra i due tipi di keyword? Qual è la tua strategia per posizionarti sul web? Contattaci e parliamone insieme!
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