Chi si occupa di marketing deve avere una visione: deve saper interpretare contesti e immaginare prospettive con largo anticipo, al fine di programmare azioni efficaci con strumenti adeguati. La pandemia da Coronavirus ha tracciato un inesorabile solco tra il prima e il dopo, modificando anche nel marketing, tutti i parametri di azione.

Quali saranno gli strumenti più utili per rispondere alle nuove esigenze del marketing, come quelle emerse ad esempio dall’interessante sondaggio CMO Survey condotto da Deloitte, cui hanno risposto 250 Chief Marketing Officer (CMO) italiani.

Nel “viaggio” del consumatore verso il brand quali azioni possono rappresentare una bussola efficace?

Ovviamente la risposta non è semplice e non può esserlo in un periodo così complesso, ma a ben guardare due strumenti classici del costumer journeyricerche di mercato e sondaggi – risultano oltremodo utili anche in questo nuovo tempo. Vanno però tarati al mondo post pandemia, con le innumerevoli difficoltà di budget e di programmazione a lungo termine.

Mentre le ricerche di mercato sono estremamente efficaci per sondare le possibilità di aprire un nuovo mercato, i sondaggi sono utilissimi per capire cosa pensa la nostra clientela e per profilarla in maniera precisa.

Le ricerche di mercato: un analisi preliminare

Chi vuole affacciarsi a un nuovo mercato, mai come in questo periodo farebbe bene a non farlo al buio, ma basandosi su una ricerca di mercato, strumento “antico” ma opportunamente rivisitato.  Resta valido che i dati che interessano sono in questo caso prettamente aggregati: quello che serve è il numero non tanto il dettaglio di identità. La ricerca deve però essere ampia e abbracciare diversi aspetti del mercato che si intende scoprire al fine di adeguare prodotti e servizi e relativa comunicazione.

I sondaggi: raccolta di lead di qualità

I sondaggi aiutano invece, se usati in termini di lead generation, ad aumentare la vicinanza tra pubblico e brand e acquisire ulteriori contatti. Ovviamente il software impiegato deve essere in linea con le normative per il trattamento dei dati personali e il linguaggio utilizzato per formulare il sondaggio deve agganciare emozioni e sensazioni. In questo senso risultano utili i sondaggi a immagine o video.

I sondaggi sono indispensabili anche per monitorare la temperatura interna, per pianificare azioni di lancio prodotto o servizio, profilare utenti e capire la soddisfazione dei clienti.

Qualsiasi sia lo scopo del sondaggio, va innanzitutto chiarita la domanda sottesa al sondaggio, che va costruito con un linguaggio semplice, con l’uso di video o foto accattivanti e soprattutto con un tempo di lettura breve. La risposta infine deve essere usata per costruire servizi mirati e targetizzare al meglio la clientela.

Quali sono quindi le skills indispensabili per fare marketing post pandemia?

La ricetta va riaggiustata di continuo, ma di certo non possano mancare competenze approfondite di digital marketing e analisi dei dati, innovazione, creatività e attenta costruzione di benchmark che con regolarità gettino uno sguardo nel giardino dei nostri competitor più interessanti.