Musica e pubblicità. E dove sta la novità? Intere generazioni sono cresciute contagiate da jingle, tormentoni e famose canzoni legate a un brand. Letteralmente dalle automobili che sfrecciano su note jazz a coreografie danzate sulle ultime pop hit. Oggi però l’industria musicale è stata rivoluzionata nel modo di creare, distribuire e consumare contenuti: non solo i più giovani, ma anche i cosiddetti millennial fanno largo uso delle piattaforme musicali e fruiscono abbondantemente di contenuti audio. Mentre l’uso dell’audio digitale cresce, il terreno si fa sempre più fertile per promuovere in maniera nuova e perfettamente targetizzata il proprio brand.

Marketer: occhio ai numeri

IFPI, l’organizzazione che rappresenta l’industria discografica in tutto il mondo, ha pubblicato a fine 2021 Engaging with Music, un ricco report, imperdibile per i marketer, che esamina le modalità di consumo musicale attraverso un campione di 43.000 intervistati nei principali 21 mercati del mondo. I punti salienti del report Engaging with Music rilevano che in Italia:

  • il tempo trascorso ad ascoltare la musica è aumentato: i fan ascoltano infatti una media 19,1 ore settimanali;
  • il tempo trascorso ad ascoltare la musica tramite audio streaming in abbonamento è cresciuto del 100%: spinto dagli investimenti delle etichette discografiche, l’interesse per lo streaming continua a prosperare dimostrando un valore sempre più centrale per i fan;
  • la musica è in grado di offrire un potente contributo al benessere emotivo in tempi difficili. Il ruolo di supporto emotivo emerge soprattutto tra i più giovaniil 71% dei ragazzi tra i 16 e i 19 anni ha infatti affermato che le nuove release degli artisti preferiti sono stati d’aiutodurante la pandemia;
  • l’innovazione tecnologica, come gli short video, i live streaming e la commistione con il gaming, è ormai inarrestabile: in Italia il 70% del tempo trascorso su app di short video (pari a 5.2 ore settimanali) è investito su contenuti dipendenti dalla musica come le sincronizzazioni labiali e le sfide di danza; più di un quarto (26%) delle persone ha dichiarato di aver guardato un live streaming a contenuto musicale – per esempio un concerto – negli ultimi 12 mesi e il 51% dei gamers ha mostrato interesse per i concerti virtuali creati per le piattaforme di gioco online.

A ognuno la sua piattaforma

Tra le infinite possibilità di ascoltare musica, non resta che scegliere quale piattaforma è più vicina al target di riferimento o quale potrebbe consentire al brand un salto di qualità.

Curiosando, per esempio, tra le proposte di YouTube Music, si trovano contenuti molto vari, live streaming, brani degli artisti, video di coreografie, cover create dagli utenti. Tutto questo si traduce in una sconfinata e continuamente aggiornata, possibilità per gli inserzionisti – dalle Classifiche di YouTube, che uniscono il brand alle canzoni più ascoltate nei diversi mercati di riferimento, alla YouTube Select, la selezione che comprende una percentuale dei contenuti musicali premium a livello mondiale, fino alle selezioni musicali che combinano brand e persone, in base ai generi musicali o alla suggestione emotiva selezionata. Ma l’elenco è a dir poco ampio e permette davvero una targetizzazione “sartoriale”, con il minor disturbo possibile al cliente tipo.

Ricchissimo anche l’universo Spotify, che tra le cose più interessanti ha lanciato niente meno che una modalità self-service di pubblicazione dei propri annunci, denominata Spotify Ad Studio. Basta varcare la soglia virtuale, cliccando gestione inserzioni, per creare una campagna, selezionando il target, impostando il budget, per poi scegliere il formato e pubblicare. E poco dopo è possibile pure monitorare i risultati.

Ovviamente larghe chance anche nel pianeta Cupertino, dove tra le novità va segnalato il nuovo Apple Music Voice, il nuovo piano di abbonamento per Apple Music sviluppato per integrarsi al meglio con Siri. E questa migliore integrazione con i comandi vocali consente di aprire ulteriori possibilità di investimento per i brand, sempre più tagliate su misura e capaci di imprimersi nella memoria del target che ci interessa.