Sono oltre 5 miliardi di persone, in tutto il mondo, che oggi utilizzano i social network, e ciascuno è attivo mediamente su più di sei piattaforme. Secondo il Content Benchmarks Report 2024 di Sprout i brand, lo scorso anno, hanno pubblicato mediamente 10 post al giorno sui propri profili social. Se aggiungiamo quindi il quantitativo enorme di contenuti che vengono proposti nel feed, il risultato diventa un’elevata saturazione dei social media, tanto da diventare ormai impossibile per i consumatori interagire attivamente con tutti i contenuti che vedono.

Paradossalmente, mentre il pubblico si riversa su formati di contenuto sempre più brevi, la pressione per sfornare un volume ancora maggiore di post aumenta e il numero di account che competono per l’attenzione fugace degli utenti esacerba questa dinamica. La visibilità di un marchio non deve più competere solo con quella dei brand competitor, ma anche con altri post virali e con quelli di influencer, familiari e amici. Insomma, per emergere nel feed di un utente ci vuole sempre più impegno.

In questo contesto, a complicare la situazione, ci pensa anche la frammentarietà con il quale il pubblico è presente sui social: le persone sono segmentate su piattaforme diverse e più piccole. Per molti addetti al marketing non è più una questione di come essere presenti ovunque contemporaneamente, ma di come scegliere i posti giusti in cui presentarsi al proprio pubblico di riferimento. Con ogni piattaforma che dà priorità a formati di contenuto leggermente diversi, si sollevano anche domande sul fatto che i video di breve durata siano ancora il miglior investimento o se i team dovrebbero privilegiare post di testo e immagini statiche.

Come può, dunque, un brand sopravvivere alla saturazione dei social media?

Ciò che i team social possono fare è adottare nuove strategie per migliorare le loro probabilità di distinguersi in questo mare magnum. Ecco alcuni consigli:

Investire in contenuti originali

Quasi 4 consumatori su 10 affermano che i marchi più memorabili sui social danno priorità ai contenuti originali piuttosto che al seguire le tendenze. Un mix di contenuti originali e di tendenza può essere la combinazione giusta, in quanto i contenuti di tendenza attraggono il pubblico mantenendolo coinvolto, e in questo modo si dirà all’algoritmo di continuare a mostrare loro i propri contenuti: quindi quando sarà disponibile un contenuto più incentrato sul prodotto, anche quello verrà visualizzato.

Adattare i contenuti alle preferenze del pubblico

Il primo passo per catturare l’attenzione del tuo pubblico è comprendere le loro preferenze, capendo anche quale sia la piattaforma social preferita dagli utenti.

Ad esempio, secondo il sondaggio Pulse di Sproud, è emerso che nel secondo trimestre del 2024 i formati  social preferiti dalle persone sono stati i Reels, le Instagram Stories e i post di TikTok. Sempre secondo il medesimo sondaggio, nei prossimi sei mesi i consumatori prevedono di interagire di più con Instagram Stories, Reels e video di Facebook, preferendo contenuti che forniscono informazioni su prodotti o servizi in modo divertente.

Sviluppare nuovi rituali per stimolare la creatività

La saturazione dei social media può portare anche ad una sorta di burnout nei social media manager. Per questo è importante ritagliare loro uno spazio rilassante o dei rituali per poter sviluppare meglio il pensiero creativo, e per stimolarli nella ricerca di nuove idee.

Ridefinire il modo in cui misurare il successo

I team social possono sfruttare questo momento di saturazione per sostenere la definizione di obiettivi di crescita e coinvolgimento della community più mirati. Ad esempio, la maggior parte dei marketer dà già priorità alle metriche di coinvolgimento (condivisioni, commenti, ecc.) rispetto a portata e impression di un post. Dopo tutto, cosa è più prezioso: qualcuno che vede il proprio post e scorre avanti nel feed, o qualcuno che lo trova così rilevante da taggare un amico nei commenti?

Insomma, certamente la saturazione dei social media pone di fronte a ostacoli e sfide, ma offre anche l’opportunità di reimpostare completamente le loro strategie di contenuto.