Ultimo aggiornamento 10 Marzo 2020 di Alessandra

Whatsapp VS Telegram: confrontiamo i pro e i contro delle due app di messaggistica attualmente più conosciute ed utilizzate in Italia.

Whatsapp vanta il diritto d’anzianità assoluta su tutte le app di simil funzione: creata nel 2009 da due ex impiegati di Yahoo!, viene poi acquistata nel 2014 da Mark Zuckerberg, CEO del colosso Facebook. Solo nel 2016 viene abolita ogni tipologia di abbonamento per far diventare l’app completamente free per un tempo illimitato.
L’antagonista Telegram nasce nel 2013 grazie ai fratelli Nikolai e Pavel Durov, già fondatori del social network russo VK.

Le due app, in continuo aggiornamento, hanno raggiunto livelli di comunicazione istantanea molto elevati offrendo svariate possibilità di condivisione di contenuti sotto molteplici forme. Foto, audio, geolocalizzazioni, documenti: la battaglia si fa sempre più hi-tech!

Ma facciamo un passo indietro e vediamo quali caratteristiche differenziano sostanzialmente le due app.

Per cominciare, Whatsapp utilizza la crittografia end-to-end in tutte le chat criptando il messaggio all’invio e decriptandolo all’arrivo solamente sui dispositivi del mittente e del destinatario. Questo permette di rendere accessibili i contenuti solo ai diretti interessati e salvando sui propri server solo dati marginali quali data, ora e numero di cellulare del mittente.
Telegram, invece, memorizza tutti i messaggi sul cloud al quale il cellulare del destinatario accede per leggere il contenuto del messaggio; allo stesso tempo, però, ogni qualvolta si vuole creare una nuova chat si ha a disposizione la funzione “chat segreta” con la stessa tecnologia crittografata di Whatsapp.

Per quello che riguarda la possibilità di utilizzo delle due app da più dispositivi, Telegram vince a mani basse: è possibile utilizzarla contemporaneamente non solo su smartphone e PC (senza bisogno di essere sincronizzate) ma anche su tablet o altri smartphone semplicemente inserendo il proprio numero di telefono e verificando l’accesso tramite un codice.
Whatsapp, invece, vincola l’utente ad avere un solo accesso su device portatili e una fruizione desktop legata alla vicinanza del dispositivo principale (Whatsapp Web e app versione Windows o MAC).

Attualmente Whatsapp permette l’invio di allegati (foto, video, documenti, musica, ecc.) con annessa compressione del file, mentre Telegram invia il file con le dimensioni originali fino ad un massimo di 1.5GB di pesantezza. I file ricevuti da Whatsapp vengono salvati, senza possibilità di scelta, all’interno della memoria fisica del dispositivo portatile mettendole a disposizione tramite un’apposita cartella posizionata nella cartella del telefono/tablet. Telegram, invece, apparentemente non salva i file ricevuti sul device: per ottenere il contenuto visibile è necessario scaricarlo singolarmente ma, se si va a scavare nella memoria interna del dispositivo, si troverà un’intera cartella contenente tutti gli allegati ricevuti che incidono comunque sulla memoria interna.

Nonostante le numerose differenze, le due app rimangono comunque accomunate da uno dei loro scopi principali: fare community. La messaggistica istantanea ha preso piede grazie anche alla possibilità di scambiare informazioni e contenuti tra gruppi di persone in così grande facilità. Entrambe le app mettono a disposizione chat di gruppo e messaggi broadcast (un messaggio inviato a più persone in chat singole contemporaneamente) con un plus per Telegram: i canali. Di recente il canale Telegram è stato grandemente sfruttato grazie alla possibilità di inviare contenuti agli iscritti spontanei senza concedere loro la possibilità di rispondere, un po’ come una newsletter via messaggio istantaneo.

Difficile stabilire quali tra queste (e tante altre) funzionalità vincano la sfida della migliore app di messaggistica. Sicuramente la costante maggior diffusione di Whatsapp implica inevitabilmente che Telegram venga abbastanza snobbata, nonostante i suoi pro elevati a livello tecnico e funzionale.
La soluzione? Two app is meglio che one, ovvero utilizzare entrambe le app sfruttandone i vari vantaggi proporzionati ai nostri scopi!