Moda, design, cibo e lifestyle sono il campo di gioco di numerosi content creator che cercano di posizionarsi presso un pubblico sempre più ampio. Ma sullo stesso terreno stanno prendendo piede i green influencer: creatori digitali che puntano tutto sulla promozione di stili di vita sostenibili.

In Italia nel 2020 sono stati pubblicati oltre 69.000 contenuti social con almeno un hashtag sul tema della sostenibilità. A dirlo la ricerca “La solidità della reputazione al tempo della società liquida e della trasformazione digitale” presentata alla Milano Digital Week 2021.

Questo dato evidenzia come l’attenzione ai temi dello sviluppo sostenibile e della green economy sia cresciuta del 40% rispetto all’anno precedente. Questo trend riguarda ovviamente anche le aziende, che sempre più applicano strategie di green marketing per promuovere i propri valori e raccontare le scelte per un futuro migliore.

In questo scenario si affacciano anche i green influencer, che sempre più stanno riscontrando successo in termini di pubblico. Il consumo responsabile e l’attenzione verso lo sviluppo sostenibile sono caratteristiche che contraddistinguono le nuove generazioni. Proprio questi utenti sono quelli che, oltre a essere consapevoli e informati, hanno maggiore dimestichezza con i meccanismi social e sanno proporsi come opinion leader sui temi.

Il pubblico dei social rappresenta, inoltre, il target favorito delle aziende che vogliono promuovere non solo prodotti green, ma valori green. Ecco allora che le realtà che adottano policy green oriented trovano nei green influencer il partner perfetto per sostenere il proprio brand.

Cosa fa il green influencer?

Il green influencer è una delle professioni emergenti del web. Questi creativi non si limitano a creare contenuti ma promuovono una filosofia di vita, sono modelli a cui ispirarsi per vivere in maniera sostenibile. Allo stesso tempo sono un ottimo canale di informazione per acquisire consapevolezza e riconoscere l’autentico impegno rispetto al greenwashing.

Sul lato pratico la sostanza non cambia, la differenza tra influencer e green influencer è semplicemente sui temi affrontati. Su TikTok e Instagram si possono trovare content creator specializzati su qualsiasi accezione della sostenibilità.

Quali temi approfondisce?

Esistono giovani creator che si occupano di slow fashion che promuovono valide alternative alla “moda usa e getta”, costosa e altamente inquinante. Riutilizzare e rigenerare i capi per stare al passo con le tendenze del momento senza buttare il guardaroba può essere interessante per tutti quei brand che propongono moda sostenibile e vogliono colpire un target già sensibilizzato e attento.

I cosiddetti ambassador ambientalisti si preoccupano delle tematiche legate al risparmio energetico e alla riduzione dei rifiuti e possono essere utili alle aziende che si occupano di energie rinnovabili o hanno implementato politiche plastic free.

Ovviamente anche il food è protagonista di contenuti contro gli sprechi, insieme alla promozione del km0 o alimenti cruelty free. Le realtà che di questo si occupano possono scegliere di veicolare il proprio valore attraverso partnership mirate con questa tipologia di creativi.

I brand di beauty e skin care che realizzano produzioni attente all’ambiente possono essere promossi da un grande numero di influencer. La loro mission è approfondire e promuovere i prodotti più adatti e suggerire i modi più sostenibili di curare il proprio corpo, con obiettivi non solo estetici ma anche di benessere.

Ma oltre ai settori più gettonati si possono trovare green influencer su qualsiasi altro tema, più o meno di nicchia, per favorire lo sviluppo della propria attività ed evidenziare la propria green strategy promuovendo i valori dello sviluppo sostenibile del proprio brand.