Ultimo aggiornamento 10 Marzo 2020 di Alessandra

Si sono conclusi da poco più di una settimana gli Europei di calcio 2016, sicuramente i più social della storia. Per la prima volta il Portogallo si è aggiudicato il titolo di campione d’Europa, scatenando un notevole social rumor, a partire dall’infortunio di Cristiano Ronaldo che ha raggiunto gli oltre 67 milioni di follower su Instagram e i 44 milioni su Twitter, vincendo non solo gli europei di calcio ma anche gli europei dei social! È diventato virale il frammento della finale in cui una falena si posa tra gli occhi del capitano, scatenando la fantasia di tifosi e non.

Ma non è stata solamente l’ultima partita del campionato a essere gettonata sui social network: facciamo qualche passo indietro e ripercorriamo alcuni dei momenti migliori di questi Europei con occhio social.

Hanno spopolato soprattutto su Facebook i rigori dell’ultima partita dell’Italia, contro la Germania. Zaza e Pellè, a causa dei loro rigori falliti, sono stati protagonisti di un vero e proprio tormentone che ricorderemo sicuramente tra una risata e un grande dispiacere nel cuore.

Ma nei nostri cuori è entrata anche un’altra squadra che si è distinta non solo per la bravura che l’ha portata fino ai quarti di finale, ma anche per la particolare tifoseria che l’ha accompagnata in questo campionato: l’Islanda. Nel giro di qualche ora è diventato virale il video che ritrae il “geyser sound” di giocatori e tifosi al rientro in patria della squadra, con una Reykjavík gremita di entusiasmo e patriottismo.

Ma, oltre ad alcuni episodi che hanno ben intrattenuto il pubblico social, c’è da dire che questi europei, già prima che cominciassero, si preannunciavano come il campionato più social della storia (finora). L’hashtag ufficiale è stato #EURO2016, seguito dagli hashtag delle varie partite come #GERITA, #ICEFRA, #PORPOL e #PORFRA per la finale. La portata social di questi europei ha fatto in modo che anche i non tifosi si sintonizzassero per seguire le partite in tv e sui social network, generando un’onda di coinvolgimento che è passata di piattaforma in piattaforma.

Per avvenimenti di questo tipo è breve il passo tra l’azione in campo e l’azione sui social: gli internauti amano sentirsi partecipi anche se non sono i calciatori delle varie nazionali e lo fanno sfruttando la community viva e attenta che si crea sul web in queste occasioni. Con un tweet, una gif o un semplice post si può avere la possibilità di confrontarsi con gli altri user, esprimere il proprio punto di vista e, perché no, divertirsi con tormentoni e parodie.