Ultimo aggiornamento 9 Marzo 2020 di Alessandra

Abbiamo visto qualche mese fa come, per Google, una buona user experience sia tra gli aspetti più rilevanti quando si tratta di scegliere se premiare o penalizzare un sito in SERP. Avere un sito internet è importante, è vero, ma nel costruirlo, mantenerlo e aggiornarlo dobbiamo sempre tener presente, oltre al nostro gusto, l’esperienza che avrà l’utente nel navigare al suo interno, soprattutto in termini di immediatezza del messaggio e di facilità di raggiungimento dei contenuti.

La cura della user experience all’interno di un sito non è una scienza esatta ma, piuttosto, il risultato di un processo di ricerca e investigazione che ci dovrà portare a comprendere i meccanismi di pensiero e le abitudini di navigazione, prima, e di acquisto, poi, del nostro target. Usi che, molto probabilmente, non saranno gli stessi di un target differente. Quindi? Possiamo solo procedere per prove ed errori? In parte si e in parte no, esistono infatti alcuni capisaldi di cosa possiamo fare e cosa è certamente bene evitare per non rendere negativa l’esperienza di navigazione di un utente sul nostro sito. Vediamo di seguito la nostra classifica dei 10 errori da evitare.

10- Presenza di pagine 404 e pagine non raggiungibili

Uno dei capisaldi della user experience: ridurre al minimo gli errori 404 e controllare la bontà dei link, interni ed esterni. Anche la migliore disposizione nei confronti di un sito può vacillare di fronte a errori di questo tipo, che rischiano di passare come segnali di scarsa attenzione. A tutela preventiva di considerazioni di questo tipo sarà importante impostare ogni ipotetica pagina 404 in modo da renderla navigabile. Non tutte potranno, infatti, avere un redirect puntuale a un’altra pagina ma sarà importante inserire sempre almeno un link alla homepage per non disperdere traffico.

9- Quantità esagerata di banner, pop-up e altra pubblicità

È stato lo stesso Google a definire un errore l’uso invadente di queste forme promozionali, in particolare se si tratta dei cosiddetti annunci interstitial, ovvero quelli che da mobile oscurano completamente la visualizzazione del sito, occupando l’intero schermo. Dover rispondere a una necessità di finanziamento del nostro blog, se lavoriamo con i contenuti, vendendo spazi pubblicitari al suo interno è legittimo e inevitabile, l’intelligenza sta nel trovare la giusta via di mezzo. Sono da bandire assolutamente, invece, i siti che impediscono la navigazione se non dopo aver disabilitato estensioni del browser blocca annunci come AdBlock.

8- Musica e video che partono in automatico

Questo punto stava quasi per sfuggirci, talmente ovvia ci sembrava l’invadenza di un audio che parte in automatico all’apertura di un sito web. Eppure sono ancora molti i portali che, spesso perché utilizzano il video come strumento di advertising, ne enfatizzano la presenza facendo in modo che questi si riproducano automaticamente all’accesso in homepage o nella pagina a cui sono destinati. Se poi aggiungiamo il fatto che, spesso, per questo tipo di contenuti è resa molto difficoltosa l’individuazione della “X” di chiusura, l’uscita dalla pagina dell’utente è sempre in agguato.

7- Non curare la ricerca interna

Un elemento spesso trascurato ma che in realtà contribuisce ad accrescere considerevolmente la facilità di fruizione ed usabilità di un sito web è lo strumento cerca, indicato in maniera esplicita con una piccola barra di ricerca oppure con la classica icona della lente d’ingrandimento. Sarà poi importante assicurasi che le pagine dei risultati siano pertinenti, facili da navigare e non troppo impegnative da sfogliare.

6- Caratteri piccoli e testo poco curato

Un errore frequente sin dalla primissima costruzione di un sito internet riguarda la scelta del font e della dimensione migliore per i contenuti testuali. Spesso, nella ricerca di un risultato esteticamente gradevole, si perdono di vista il lettore e l’effettiva fruibilità di quello che gli viene proposto. Sarà invece utile rifarsi, anche in questo caso, a quelli che abbiamo definito i “10 comandamenti della comunicazione visiva” optando per un font chiaro e ben definito, che sia semplice da interpretare al primo sguardo.

5- Poca attenzione alla leggibilità

Questo punto potrebbe sembrare un doppione rispetto a quello sopra ma fa invece riferimento a quello che abbiamo già definito come content design. Curiamo l’impaginazione tanto quanto la qualità dei nostri contenuti, agevoliamo la lettura a schermo tramite la suddivisione in paragrafi e utilizziamo grassetti e corsivi in maniera funzionale al permettere all’utente di fare anche una lettura veloce del nostro testo, guidandolo tra i concetti per noi più rilevanti che, attenzione, non sono quelli commerciali ma quelli per lui più utili.

4- Design e usabilità complicati

Secondo alcuni studi, per un utente il fattore più importante nel design di un sito è la semplicità con cui consente di trovare ciò che vuole, che sia un’informazione o un prodotto. La user experience passa quindi anche dalla navigazione, dallo spostamento da un punto all’altro del sito. Questo avviene in modi differenti ma l’alberatura è certamente uno dei fattori più decisivi. Strutturare un sito a monte, prima di pensare agli aspetti grafici, sulla base degli obiettivi che vogliamo raggiungere e di come vogliamo guidare il nostro utente nella navigazione, sarà fondamentale per garantire una user experience efficace.

3- Trascurare la versione mobile del sito

Ciò che va bene per il desktop potrebbe essere troppo piccolo o troppo grande per il mobile. Non accontentiamoci di aver scelto un template responsive ma analizziamo le diverse possibilità di personalizzazione sulla base della differenza di abitudini di navigazione di un utente desktop e uno mobile, soltanto in questo modo potremo massimizzare l’efficacia dell’esperienza dei nostri utenti.

2- Gestione sbagliata di menu e categorie

Non effettuare a monte una keyword research efficace per l’individuazione delle categorie può sia causare difficoltà agli utenti (che potrebbero non comprendere il contenuto delle pagine), sia penalizzare il posizionamento del sito su Google. Quando costruiamo il nostro menu, che dovrebbe essere snello e intuitivo, senza troppe tendine a comparsa che coprono il testo in pagina o rallentano la navigazione, pensiamo a mettere in evidenza gli elementi che potranno essere importanti per gli utenti e non gli aspetti di cui andiamo più fieri.

1- Pagine web lente e difficili da caricare

Re indiscusso di questa classifica è il sito lento! Ricordiamo ancora una volta che Google vuole offrire agli utenti contenuti utili e di qualità, ciò significa anche fare in modo che questi ultimi si muovano al meglio all’interno delle pagine web. Nel momento in cui una pagina non risponde prontamente, in questo caso in termini di tempo di caricamento, alla richiesta dell’utente e ne aumenta così l’insoddisfazione Big G non può far altro che penalizzare quel contenuto o quell’intero sito internet.
I fattori che incidono sulla velocità di caricamento delle pagine sono molti e non tutti direttamente dipendenti da noi, se si ha la certezza di aver gestito al meglio il peso dei contenuti, in particolare immagini e video, e di aver impostato correttamente tutti i parametri della cache ma il sito risulta ancora lento è bene indagare presso il servizio hosting per verificare che non ci siano problemi “meccanici” di qualche tipo.