Ultimo aggiornamento 9 Marzo 2020 di Alessandra

È passato poco più di un mese dall’ultima volta che abbiamo parlato dell’ultimo aggiornamento core di Google ed ecco che Big G introduce l’ennesima novità che, se vogliamo essere sicuri di curare come si deve la brand reputation e il posizionamento della nostra azienda online, dobbiamo tenere necessariamente presente. 

Se abbiamo un sito internet aziendale regolarmente aggiornato, e magari anche un blog, avremo sicuramente notato che ultimamente Google ci invita a dedicare specifica attenzione alle date sulle pagine dei nostri articoli.

Già da 10 anni il motore di ricerca più utilizzato al mondo mette a disposizione dei propri navigatori la possibilità di “filtrare” le notizie sulla base di un determinato periodo di pubblicazione, attraverso l’utilizzo di uno specifico tool che compare in ogni SERP, una volta entrati nella tab dedicata alle news. Qui possono essere selezionati gli articoli più recenti, quelli dell’ultima ora, delle ultime 24 ore, dell’ultima settimana ecc.

Da un paio di settimane però Google ha introdotto la versione beta, ovvero quella di test, di una nuova funzionalità che permetterà agli utenti di filtrare le propria ricerca direttamente digitando il periodo di interesse nella barra di ricerca, risparmiando quindi un passaggio e “tempo prezioso”. A dare notizia di questo esperimento è direttamente l’account @searchliaison con una serie di tweet. L’obiettivo, come di consueto, è quello di aiutare le persone a trovare le informazioni che cercano e migliorare la precisione delle ricerche.

Perché all’utente può essere utile la data dell’articolo?

Per molti tipi di ricerche, ottenere risultati recenti e aggiornati spesso assicura la pertinenza e la rilevanza migliore, tuttavia, in alcuni casi, i navigatori vogliono leggere informazioni più vecchie ma comunque utili. Google, sempre attento a semplificare la vita ai suoi navigatori, lo fa in questo caso inserendo due nuovi comandi per la ricerca, che in inglese sono before: e after:, ovvero prima e dopo.

I nuovi comandi “before:” e “after:”

Inserendo la data completa (giorno + mese + anno) – o anche semplicemente l’anno – insieme ai comandi “before:” e “after:” e alla keyword di suo interesse l’utente potrà trovare tutti gli articoli pertinenti precedenti o successivi a un determinato momento temporale. Le due funzioni possono anche essere combinate per filtrare le notizie in un determinato intervallo di tempo.
Per capire meglio il risultato, riprendiamo gli esempi forniti da Google stesso.

Facendo la ricerca “avengers endgame before:2019” (senza virgolette) questo sarà il risultato:

Facendo la ricerca “avengers endgame after:2019-04-01” (senza virgolette) questo sarà il risultato:

Facendo la ricerca “avengers endgame after:2019-03-01 before:2019-03-05” (senza virgolette) questo sarà il risultato:

Il futuro delle date dei contenuti

Il lancio dei nuovi comandi before e after nella ricerca per news si inserisce in un lavoro più ampio che il motore di ricerca sta facendo rispetto al fattore “tempo”. Secondo quanto dichiarato da Danny Sullivan, volto dell’account ufficiale Google SearchLiaison, non essendoci una modalità uniforme di indicazione della data tra tutti i siti, per Google è difficile individuare con precisione quando un documento è stato pubblicato, pertanto, la notifica della data non deve essere presa per una stima assoluta, ma piuttosto va valutata puramente come la stima del motore di ricerca.

Allo stato attuale, in SERP, Google mostra le date sulle pagine quando il suo sistema automatico determina che questa indicazione può essere pertinente per l’utente, mentre la indica sempre quando la ricerca è fatta solo all’interno della sezione notizie. L’obiettivo finale del lavoro che sta facendo nell’ultimo anno il gigante di Mountain View, che vede un primo passo nell’introduzione delle funzioni before e after, è quello di mettere il navigatore nelle condizioni di individuare immediatamente il risultato più utile alla ricerca effettuata, anche sulla base della data di pubblicazione.

Come sfruttare la ricerca per data a livello aziendale

Per aiutare Google a scegliere la data giusta, i proprietari di siti, webmaster ed editori dovrebbero indicare una data visibile in evidenza sulla pagina e usare i dati strutturati in modo appropriato. Non facciamoci spaventare dal rendere visibile la data di pubblicazione dei nostri contenuti con l’idea che si possa percepire la frequenza con cui scriviamo e, se aggiorniamo un post del nostro blog aziendale, indichiamo la data di aggiornamento così da far capire, al motore di ricerca prima che all’utente, che quel contenuto può essere nuovamente utile e attuale.