Cestino addio: con qualche piccola accortezza, senza troppi giri di parole e con un pizzico di creatività possiamo tentare di evitare il fatale incontro tra il nostro e-mail marketing e il contenitore dei rifiuti del pc del destinatario. Ma quali sono queste accortezze e trucchi?

Sono più di 4 miliardi gli utenti di posta elettronica nel mondo. Numeri che testimoniano come l’e-mail – quanto meno nel mondo del business – sia tutt’altro che in via di estinzione e come i marketer debbano considerare, ancora a lungo, l’e-mail marketing come argomento di grande interesse. Newsletter, campagne marketinge-mail transazionali, automation…: le e-mail sono largamente utilizzate nelle strategie digital e di comunicazione e nascono continuamente nuovi tool per renderne più semplice ed efficace l’impiego.

Il canale mail continua quindi a essere potente per diverse ragioni, a cominciare dal fatto che l’e-mail marketing si misura facilmente in termini di ROI, senza dimenticare che garantisce un’ottima capacità di conversione degli utenti e non disturba troppo i nostri contatti, che apprezzano il ricevere dal loro brand newsletter e offerte, come testimoniano i dati di fruizione delle varie versioni “privée” o simili. Scorrendo le varie statistiche sul mercato globale, l’e-mail marketing è stato valutato circa 7,5 miliardi di dollari nel 2020 e si prevede che aumenterà fino a 17,9 miliardi entro il 2027. I tassi di crescita del settore sono rilevanti, con 4 miliardi di utenti di posta elettronica giornalieri che pare saliranno a 4,6 miliardi entro il 2025. Insomma il settore è prezioso e l’improvvisazione va ridotta al minimo.

Da tenere d’occhio, oltre al temuto cestino, ci sono diversi altri fattori come il tasso apertura, di clic, la reattività, ecc. Tra i molteplici elementi ci soffermiamo su uno dei più importanti: l’oggetto, fattore di grande rilievo per il tasso di apertura, vale a dire il rapporto tra le e-mail aperte dai nostri contatti e il numero di email consegnate. Diciamo che l’oggetto rappresenta la nostra capacità di attrarre l’interlocutore. Sbagliare qui, vuol dire quasi certamente condannare l’e-mail al cestino.

Per prima cosa cerchiamo di non girare troppo intorno all’argomento: le persone non hanno tempo da perdere. Quindi oggetto preciso e conciso. La lunghezza, proprio nel senso del numero dei caratteri, diventa un fattore fondamentale specialmente per gli utenti mobile che non possono leggere un sonetto per capire cosa contiene una mail. Altro aspetto sempre gradito è fare uso di tag di personalizzazione, ne esistono in quasi tutte le piattaforme di e-mail, per personalizzare l’oggetto della mail come pure il nome del destinatario.

Numeri

Tra le cose che registrano performance vantaggiose c’è la presenza nell’oggetto dei numeri, come illustrato da un’analisi di Yesware che ha preso in considerazione 115 milioni di oggetti. Largo ai numeri quindi: 7 metodi per dimagrire, 3 rimedi naturali, 2 settimane per… fanno magicamente aprire un messaggio di posta elettronica.

Parole potenti

Tra le parole potenti non dobbiamo dimenticare tutto quello che va diretto allo scopo: promo, gratis, sconto, offerta, imperdibile e valido per qualche ora. Insomma qui non giriamo troppo intorno ma puntiamo allo scopo: vendere. Ma le parole potenti vanno a toccare anche tanti altri ambiti e emozioni, ben note a chi si occupa di content marketing. Largo spazio quindi a tutto quello che ci rassicura, con garantito, sicuro, scientificamente dimostrato; che fa breccia nella nostra necessità di sentirci sani: healthy, bio, eco, magri, belli, in forma, oppure coinvolti in qualcosa di esclusivo, con i tanti “privée”. Ogni ambito ha le sue parole potenti: stilarne una lista potrebbe essere una buona idea.

Infine occhio alla forma: non serve il maiuscolo a tutti i costi e nemmeno inondare l’oggetto e l’e-mail stessa con un’infinità di emoji. L’equilibrio resta una guida preziosa anche nel digital, che come sappiamo va rivalutato di continuo: uno sguardo alle tendenze permette di aggiustare il tiro e allinearsi in modo rapido con quel che il mercato sembra richiedere.