Reciprocità, collaborazione e un’idea nuova e originale. Se il co-marketing traduce in azione il detto l’unione fa la forza, una strategia mirata e puntuale può diventare una leva preziosa, fuori e dentro il web, per aumentare click, vendite e visite, ottimizzando gli investimenti in termini di tempo e denaro.

 Il prefisso “co” racchiude il carattere cooperativo del co-marketing che unisce due o più aziende in una collaborazione strategica che porta vantaggi a entrambe. Tradizionalmente le azioni messe in campo riguardano uno o più aspetti delle quattro P del marketing – product, price, place, promotion – alle quali oggi si aggiungono nuove opportunità.

Come costruire una partnership di successo?

  • il primo passo è trovare l’idea da proporre all’azienda con cui si intende collaborare o, se il progetto nasce da un’idea comune, avere chiaro in mente per quale azione si intende collaborare: lancio di prodotto co-branded, promozione reciproca dei marchi, creazione di evento ad hoc, unione per una raccolta fondi... qualsiasi essa sia deve essere ben chiara;
  • il rapporto tra le aziende partner, sembra banale dirlo, deve essere contrattualizzato in modo dettagliato al fine di evitare fraintendimenti e correre rischi inutili;
  • fare attenzione a selezionare il partner complementare e non concorrente, di dimensioni simili, con un target clienti affine, dando uno sguardo anche alla sua web reputation per scegliere bene con chi condividere il mercato. L’individuazione dell’azienda con cui mettere in atto azioni di co-marketing non è semplice. Si può avere già individuato una conoscenza specifica o può essere utile entrare in un network selezionato così da ottimizzare i risultati solo con partner significativi;
  • chiedersi sempre se c’è reciprocità e se il vantaggio è più o meno dello stesso peso, come pure l’impegno. Occhio quindi a non unirsi a realtà con dimensioni tanto differenti dalla nostra: il grande può farci troppa ombra, il piccolo non offrirci alcun vantaggio;
  • può essere interessante mettere insieme competenze diverse ma utili al raggiungimento dello stesso target. Per esempio possiamo immaginare che un produttore di vini di una piccola azienda e un produttore di olio possano affacciarsi più facilmente su mercati più ampi facendo rete, sia fuori confini fisici che dentro il mondo digitale.

Quali sono i vantaggi più evidenti?

  • condividere un pubblico di potenziali clienti qualificati, ampliando velocemente la platea e rafforzando costantemente le relazioni utili alla fidelizzazione del cliente con mailing list comuni, newsletter incrociate, post condivisi sui social, invio prove e campioni;
  • unire le forze con un unico budget che consente azioni pubblicitarie, promozionali ed eventi più importanti;
  • costruire una relazione di lunga durata e rafforzare insieme l’eventuale brand comune;
  • aumentare l’impatto generale delle strategie di marketing, anche quelle non co-branding.

Infine va ribadito che anche se siamo abituati a vedere le grandi aziende impegnate in azioni di co-marketing, il vantaggio di unire le forze risulta notevole soprattutto per le piccole realtà e per i business in crescita, specialmente in periodi come quello che stiamo vivendo in cui la crisi economica riduce le forze e richiede idee e cooperazione. Oggi è indispensabile migliorare l’efficacia della comunicazione, digitale e non, e ridisegnare con competenza le azioni di marketing, scegliendo dove investire energie e denaro.