Succede spesso di trovarsi di fronte a un dubbio amletico: sistemare il sito o non sistemare il sito? A volte desideriamo rinnovare l’interfaccia e il layout, svecchiare un po’ e rendere più appetibile la nostra vetrina online. Ma se entriamo in questa ottica, potremmo ottenere un beneficio ancora maggiore se attuassimo un’ottimizzazione SEO del sito. Se non sai di cosa stiamo parlando, dai un occhio ai prossimi paragrafi: potrebbero essere una bella svolta per la crescita del suo sito.

Cosa significa ottimizzazione SEO?

La Search Engine Optimization è il processo con il quale, adottando una serie di accorgimenti tecnici come la scelta di parole chiave adeguate, il corretto utilizzo dei metadati e il bilanciamento dei Core Web Vitals, si cerca di migliorare il posizionamento di un sito web.

Quando vengono pubblicate le pagine di un sito web, l’obiettivo è fare in modo che siano utili agli utenti e facilmente fruibili, ma allo stesso tempo facili da leggere anche dai motori di ricerca (tramite i crawler). Se facciamo un lavoro certosino, molto probabilmente il posizionamento organico (quindi, quello naturale e non a pagamento), ci sarà favorevole e i nostri contenuti saranno facili da rintracciare.
Purtroppo però l’algoritmo dei motori di ricerca evolve nel tempo e c’è il rischio che alcuni nostri contenuti, che quando li abbiamo pubblicati rispondevano perfettamente alle esigenze dell’algoritmo, diventino negli anni obsoleti e perciò in un certo senso sfavoriscano il ranking dell’intero sito. In questi casi è molto utile procedere a un restyling del sito web.

Come si fa il restyling SEO di un sito web?

Parlando di restyling, la prima cosa che ci viene in mente è un restyling grafico. Come dicevamo all’inizio, rinnovare la superficie è un primo passo verso un sito più accattivante, ma anche con una user experience su misura per gli utenti di oggi. È tuttavia indispensabile pensare anche ai contenuti e al modo che hanno gli utenti di raggiungerli.

Perciò il restyling SEO di un sito web si può dividere in due parti fondamentali:

  • parte testuale
  • link, url, migrazione

Per quanto riguarda la parte testuale, sarebbe sempre opportuno rimaneggiare i contenuti più datati per aggiornarli (quando possibile), e adattarli alle più recenti pratiche SEO. In effetti, ciò che pubblichiamo in un sito web potrebbe aver bisogno di essere adattato a tempi più recenti: guide e articoli messi in rete quattro o cinque anni fa spesso sono ormai “démodé”. È opportuno effettuare un controllo anche per verificare di aver inserito correttamente i tag (compresi gli alt tag delle immagini!).

Per quanto riguarda invece la parte di migrazione, il lavoro preliminare è davvero complesso: innanzitutto bisogna prendere nota degli URL del vecchio sito per poi impostare un redirect 301 alle nuove pagine corrispondenti. Un lavoro necessario per evitare i fastidiosi atterraggi su pagine 404 e le conseguenti penalizzazioni dell’algoritmo. Inoltre, è bene istruire i file robots.txt affinché non indicizzino il sito prima che sia pronto.

Se vuoi avere maggiori informazioni sul restyling SEO di un sito web, non esitare a contattarci!