La TikTok SEO non è altro che la pratica di ottimizzazione dei contenuti, per posizionarli più in alto nella ricerca interna al social più famoso tra i più giovani. Il principio base è il medesimo dei siti web: attraverso l’utilizzo di parole chiave – oltre che a una corretta etichettatura e all’utilizzo di titoli e descrizioni accattivanti – si può migliorare il posizionamento dei video nei risultati di ricerca di TikTok, ma anche nella SERP di Google.
Fattori chiave per il Ranking SEO di TikTok
L’algoritmo di TikTok prende in considerazione differenti fattori di classificazione:
- interazione dell’utente: dai video nascosti a quelli aggiunti ai preferiti, passando per quelli piaciuti e quelli guardati fino alla fine, l’algoritmo prende nota di tutti i nostri dati per determinare quali TikTok mostrare e a chi;
- informazioni del video: didascalie, hashtag, effetti sonori e musica, tutte queste informazioni possono influire sul posizionamento;
- impostazioni dell’account: seppur con un peso inferiore, anche le impostazioni base del profilo incidono tra i fattori di ranking SEO di TikTok.
Applicare la SEO in 4 (+1) passaggi
- Alla base c’è il pubblico: il tempo speso per studiare il proprio pubblico di riferimento non è mai tempo sprecato! Prendersi del tempo per comprendere cosa piace ai propri “spettatori”, quali sono gli hashtag che utilizzano, i commenti e i messaggi che inviano è indispensabile per poter creare contenuti di valore. A livello di TikTok SEO, questo passaggio è importante perché aiuta a costruire titoli e descrizioni in linea con le richieste, spingendo in alto nelle ricerche, il proprio video.
- Fare ricerche per parole chiave. Così come per la SEO tradizionale, anche quella di TikTok richiede uno studio dei termini chiave utilizzati dal pubblico di riferimento. Per fare ciò si possono utilizzare strumenti in grado di formulare parole chiave correlate – tenendo in considerazione che non raccolgono i dati da TikTok, per cui non sono totalmente affidabili – oppure effettuando ricerche attraverso la barra di ricerca di TikTok.
- Aggiungere parole chiave ai contenuti. Viene quasi scontato da dire, una volta individuati i termini chiave, è bene inserirli in qualsiasi parte testuale presente nel video (titoli, descrizioni, sottotitoli…). Dato che l’algoritmo predilige la parte visuale rispetto a quella testuale, è bene ricordare di pronunciare ad alta voce i termini chiave nel discorso effettuato. Conviene utilizzare le parole chiave anche per descrivere il profilo.
- Tenere traccia dei progressi. La SEO richiede di monitoraggio e aggiustamenti continui. In questo modo si possono comprendere i punti di forza della propria strategia, ma anche dove si può migliorare.
Bonus Track: Google sta cominciando a indicizzare anche i contenuti derivanti dai social network. Un passaggio – non obbligatorio – Per riuscire a comparire anche nella SERP del famoso motore di ricerca, è quella di integrare i video di TikTok all’interno di microblog.
Non possiamo aspettarci di ottenere importanti risultati da un giorno all’altro, le tecniche di SEO appena descritte non sono una formula magica che garantisce di posizionarsi automaticamente al primo post, ma certamente sono un ottimo modo per aumentare la portata e il coinvolgimento sulla piattaforma. Sono necessari tempo e pazienza – oltre che una minuziosa programmazione ottenuta dalla stesura di un calendario editoriale – per poter scalare le posizioni della ricerca di TikTok.
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