Al giorno d’oggi un piano comunicativo non può non prendere in considerazione gli User Generated Content (UGC), ovvero tutti quei contenuti (post, tutorial, video, testimonianze, recensioni, etc.) creati dagli utenti – in modo spontaneo – per raccontare un prodotto o servizio che hanno scelto di acquistare.

Perché sfruttare gli User Generated Content

Gli UGC permettono di fare brand awareness a costi più contenuti. Sono infatti un ottimo mezzo per raggiungere nuovi potenziali clienti, per coltivare quelli già acquisiti e per scatenare il passaparola digitale.

Se sfruttati al meglio, possono portare numerosi vantaggi a un brand:

  • autenticità: i contenuti risultano essere autentiche condivisioni di persone comuni che hanno effettivamente acquistato e utilizzato il prodotto, e in cui chiunque si può riconoscere;
  • affidabilità: la condivisione – da parte dei clienti – di foto, video e recensioni, aiuta a generare un senso di fiducia nei confronti del brand, invogliando ad acquistare il prodotto;
  • fedeltà: gli UGC rendono il cliente protagonista e parte del brand, spingendo a fidelizzare al punto da acquistare nuovamente il prodotto (o altri prodotti);
  • senso di comunità: permettere agli utenti di condividere idee ed emozioni contribuisce alla nascita di una community. Gli UGC aiutano a dare sfogo a quest’esigenza, facendo sentire chi li produce parte di un gruppo con valori e bisogni condivisi;
  • basso costo: coinvolgere gli utenti vuol dire riuscire ad avere a disposizione materiale comunicativo a costo pressoché zero;
  • maggiore creatività: attraverso gli UGC si può studiare e far vedere il proprio prodotto sotto altri punti di vista, talvolta nemmeno ipotizzati dal brand;
  • conversioni: tutti i fattori che abbiamo appena visto, contribuiscono a convincere potenziali clienti indecisi, a effettuare l’acquisto, aumentando le conversioni.

Aspetti a cui prestare attenzione

Gli User Generated Content possono rivelarsi una gallina dalle uova d’oro, che però richiede alcune attenzioni:

  • autorizzazione alla condivisione e menzione delle fonti;
  • necessità di gestione: vanno curati con molta attenzione la moderazione dei commenti e il rapporto con l’utente;
  • far mantenere la spontaneità: talvolta, gli utenti che generano contenuti lo fanno spinti dal desiderio di ricevere qualche omaggio o regalo. Questo può portare alla creazione di contenuti non reali con lo scopo di ottenere l’ambito premio o per “punire” la mancata realizzazione;
  • presenza costante: il brand deve costantemente prendersi cura della community.

Il “caso” GoPro

Una delle aziende leader nell’utilizzo degli User Generated Content è il famoso marchio di fotocamere GoPro. Nei social media e nei siti web, le foto e i video sono stati creati da possessori di videocamere GoPro. L’azienda, attraverso alcune sfide invoglia i propri utenti a caricare – su un’apposita piattaforma presente all’interno del sito – foto e video, che verranno poi selezionate e utilizzate dalla stessa azienda come promozione.

In questo caso lo User Generated Content ha aumentato la popolarità del brand, aumentando fedeltà e coinvolgimento, con un consistente ritorno nell’immagine di marca.