I numeri parlano da soli: secondo le più aggiornate ricerche oltre il 54% degli utenti social dichiara di usare le diverse piattaforme per cercare informazioni e consigli su prodotti e servizi da acquistare. Cercare consigli non vuol dire, però, ancora acquistare. Vendere sui social rappresenta un obiettivo del tutto peculiare per qualsiasi business.

Quella delle vendite dirette è, infatti, una delle sfide fondamentali per le maggiori piattaforme social. Si ritiene che il valore globale delle vendite sui social network potrebbe raggiungere 2.900 miliardi di dollari nel 2026 (dati di Statista, 2022). Il social commerce, cioè la vendita “diretta” di prodotti e servizi all’interno delle piattaforme social, è un fenomeno in costante crescita e come tale va studiato e sfruttato con attenzione.

Tutti i pregi del social commerce

Per loro natura i social network consentono di segmentare il pubblico: con appositi strumenti, infatti, filtrano gli utenti per età, città, interessi, permettendo di usare il messaggio promozionale più adatto alla singola “isola” di interesse. Capire il proprio pubblico consente di andare a cercarlo laddove si trova, parlando direttamente il linguaggio più appropriato.

L’altra faccia di questa medaglia – che individua i comportamenti di acquisto in modo chiaro – è quella di migliorare l’esperienza dell’utente, fidelizzando il cliente. I potenziali clienti tendono, infatti, a leggere varie recensioni prima di acquistare qualsiasi prodotto o servizio per assicurarsi che sia affidabile. E in genere i social sono ritenuti un luogo dove trovare una recensione autentica.

Come fare promozione sui social network

Creare contenuti accattivanti, capaci di attirare l’attenzione senza essere invadenti, richiede una combinazione di fattori. Inoltre ogni piattaforma ha il suo linguaggio e i suoi utenti. Per tutti vale la regola che per vendere sui social network serve coinvolgimento: un buon messaggio attirerà la curiosità… ma far riempire un carrello e concludere un acquisto è un’altra cosa.

Innanzitutto è utile creare contenuti che facciano interagire gli utenti: largo quindi a concorsi, premi, omaggi, interviste brevi. Tutti contenuti che di solito si diffondono in maniera rapida, specie se tra le regole di accesso c’è la condivisione o il tag a altri utenti.

L’altro elemento da non dimenticare mai è quello di invitare i clienti a condividere l’esperienza positiva, con foto, video, post. Il passo ulteriore, ma questo potrebbe richiedere un investimento, è quello di coinvolgere alcuni influencer del settore.

Che tipo di contenuto creare per essere efficaci

Ogni piattaforma ha il suo linguaggio e la “popolazione” di quella piattaforma si aspetta di trovare un luogo dove si parli la sua lingua. Se su Twitter vanno bene messaggi brevi e mini video, su Facebook si può dilungarsi di più, sia a parole che in video. Foto o storie su Instagram e brevi video con contenuti divertenti su TikTok e Snapchat. Durata maggiori e informazioni più dettagliate per i video di YouTube.

Per capire in quali piattaforme risultiamo più efficaci e, maggio ragione, per arrivare a vendere sui social, non resta che sperimentare, creando contenuti ad hoc. A parlare, trattandosi di vendite, saranno i numeri. Per capire il trend bisogna però concedersi un minimo di tempo.

Occhi puntati al proprio marchio

Qualsiasi sia la forma scelta, grafica, testo, foto, video, miscela di tutto questo, non va mai persa di vista la coerenza. È il nostro marchio: lo scopo è diffonderlo massimizzando le vendite. Quindi scegliere accuratamente di quali strumenti avvalersi e con che tono di voce metterli sul mercato. In termini pratici fare attenzione a scegliere un nome utente attinente alla nostra attività, includere un URL aziendale in una pagina di destinazione, usare copertine o foto profilo di qualità, facendo attenzione a dare vita a un profilo completo e professionale.