Ultimo aggiornamento 17 Luglio 2023 di Gabriele

Già con l’aggiornamento di algoritmo RankBrain, che risale all’aprile 2018, Google aveva mostrato un’attenzione particolare all’intelligenza artificiale e alla sua applicazione alla ricerca online. Ora, il 10 maggio 2023, big G ha annunciato l’implementazione di un sistema di AI che possa coadiuvare il motore di ricerca nel fornire risposte rapide ed esaustive agli utenti. Cosa dobbiamo aspettarci?

SGE: Search Generated Experience

Google sta muovendo i primi passi nel mondo delle ricerche supportate da Intelligenza Artificiale. Quello che si nasconde dietro all’acronimo SGE è un sistema in grado di offrire risposte alle query degli utenti prelevando contenuti revisionati dal web, in maniera riassuntiva e precisa. All’interno della SERP, questo si traduce in uno snapshot (un box informativo di Google) posizionato in cima alla SERP stessa, in cui trovare le informazioni necessarie a soddisfare la propria domanda.

Un grande passo avanti per gli utenti, che potranno, nel minor tempo possibile, avere accesso non solo a risposte dirette, ma anche a comparazioni di prodotto (per esempio, l’ultimo modello di Samsung VS l’ultimo modello di iPhone), suggerimenti sulle mete di vacanza, recensioni prodotto e molto altro.

Per chi si occupa di SEO, invece, una bella gatta da pelare: se i primi posti saranno occupati dal motore di ricerca stesso e i seguenti dai contenuti sponsorizzati, dove andranno a finire i contenuti posizionati con il lavoro di ottimizzazione?

Pare però che, affianco allo snapshot di Google saranno presenti alcuni contenuti “scelti” da Google che rispondano al meglio alla query dell’utente: non ci resta che sperare.

Google SGE: gli aspetti positivi

Per chi si occupa di SEO, non è certo una novità rimanere un po’ spaventati dalle novità in casa Google. Quello che è certo però, è che rimanere indietro e non adeguarsi alle nuove prospettive offerte dal mercato è inevitabilmente la mossa sbagliata.

Infatti, a ben guardare, i box offerti da Google potrebbero essere un buon trampolino di lancio per quelle attività local che godono di buone recensioni, oppure quei siti web che offrono informazioni ben strutturate e contenuti organizzati al meglio. Comparire nello snapshot di Google può permetterci di essere veramente in prima posizione.

La seconda considerazione importante da fare è che nonostante l’implementazione di una AI, Google non ha ragione di mandare al macello i milioni di siti web che producono contenuti: da dove potrebbe apprendere le informazioni l’Intelligenza Artificiale, se mancassero le fonti?

Infine, una terza constatazione ci permette di far valere ancora una volta il potere di una buona strategia SEO: secondo le statistiche, gli utenti preferiscono ancora leggere contenuti creati dalle persone, preferendoli a quelli generati automaticamente.

Se sei un SEO quindi, non disperare: rimboccati le maniche e fai vedere a tutti quanto vale la tua penna!