Ultimo aggiornamento 10 Marzo 2020 di Alessandra
Per comunicazione (dal latino cum = con, e munire = legare, costruire e dal latino communico = mettere in comune, far partecipe) si intende il processo e le modalità di trasmissione di un’informazione da un punto ad un altro, attraverso lo scambio di un messaggio composto secondo le regole di un determinato codice.
Il processo comunicativo, elaborato dai matematici statunitensi Claude Elwood Shannon e Warren Weaver, prima (1949), e perfezionato dal linguista e semiologo Romàn Òssipovič Jakobsòn, poi (1966), prevede l’esistenza di una sorgente / emittente; di un messaggio, codificato, trasmesso attraverso il mezzo o canale – in base al quale sarà necessario scegliere un codice – e potenzialmente distorto da una o più fonti di rumore; e di un ricevente / destinatario, che riceve il messaggio una volta decodificato. Il tutto collocato all’interno di un contesto.
Se teniamo presente questo dovrebbe essere facile capire che un professionista della comunicazione è colui che ci aiuta nella scelta del mezzo e del codice più adatti alla veicolazione di un messaggio, che siamo noi a dover stabilire. Il comunicatore può partecipare allo sviluppo di idee progettuali a seguito dell’acquisizione di una propria esperienza personale, non perché questo aspetto faccia parte della comunicazione in senso stretto. Siamo noi, committenti, a dover dare l’input su ciò che vogliamo promuovere, a livello di brand o di prodotto; compito dell’esperto di comunicazione sarà poi quello di accompagnarci nell’individuazione del target, nella scelta dei canali e dei linguaggi più adeguati e nella stesura di un piano organico di comunicazione che ci permetta di raggiungere i nostri obiettivi di marketing.
L’elaborazione e l’attuazione di una strategia comunicazione completa ed efficace richiede certamente competenze trasversali, che spaziano dalla copywriting alla conoscenza dei social network, dall’ideazione di strumenti promozionali (volantini, banner, gadget, ecc) alla gestione di sponsorizzazioni e partecipazioni a eventi. Tra queste tuttavia, al contrario di quello che spesso la gente pensa, non ci sono necessariamente competenze informatiche o di programmazione approfondite. A loro volta, per altro, programmatore ed ingegnere o tecnico informatico sono figure ben diverse e con competenze ciascuno molto specifiche.
Un professionista della comunicazione o un’agenzia di comunicazione possono certamente possedere competenze nella realizzazione di siti internet, magari prediligendo l’utilizzo di CMS open source rispetto a quello della programmazione HTML, ma non dovrà essere dato per scontato; come pure non dovrà essere ovvio che questi conoscano ogni segreto dell’installazione di un programma su PC, della configurazione della posta elettronica, della stampante o del cellulare.
Ecco, giusto un piccolo sfogo… dopo anni di fatica passati a spiegare ai parenti che lavoro facciamo e, prima ancora, a sopportare le battute degli amici sull’aver studiato “scienze delle merendine”. Si, la comunicazione è una professione e richiede una professionalità.
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