Abbiamo già avuto modo di parlare del confronto tra landing page (pagina interna a un sito web con obiettivo di conversione, spesso vendita) e squeeze page (caso particolare di landing page con obiettivo di acquisizione lead). Ma come si applica un’attività di SEO a questo tipo di contenuti specifici? Ha davvero senso lavorare per posizionare una pagina nata per essere associata a una campagna promozionale?

La risposta è sì, a patto che il posizionamento si contestualizzi in un percorso strategico preciso, in particolare per sfruttare la pagina di atterraggio come strumento di test per capire qual è la modalità migliore per raggiungere l’utente target.

Come funziona una landing page

La landing page è la pagina che riceve il traffico web proveniente, in generale, da campagne marketing (annunci sponsorizzati, link specifici del nostro sito, banner su siti esterni) e lo converte in clienti o potenziali clienti. Rispetto a un sito web, una pagina di destinazione é meno complicata nella sua struttura, infatti non ha bisogno di una struttura di collegamenti / link interni che consentano di proseguire la navigazione. L’importante è focalizzare l’attenzione del navigatore – attraverso accorgimenti sia strutturali che contenutistici – verso la nostra call to action, ovvero l’azione che desideriamo che l’utente svolga.

Indipendentemente che l’obiettivo sia di vendita, di lead generation o altro ancora, nulla ci vieta di “riciclare” lo stesso contenuto costruito per una campagna adv anche per il posizionamento all’interno delle SERP. Pur essendo le “regole” del posizionamento già note, è chiaro che la SEO applicata alle landing page avrà alcune caratteristiche, oltre che criticità, molto specifiche del tipo di pagina.

Come posizionare una landing page

Così come per qualsiasi altro contenuto, se vogliamo che la nostra landing page risulti interessante anche agli occhi di Google, quello su cui ci dobbiamo concentrare è l’individuazione dell’intento di ricerca, in corrispondenza del quale vogliamo che la pagina compaia. L’obiettivo della landing page, non dimentichiamolo, è fornire all’utente esattamente ciò che sta cercando.

Dare alle persone ciò che stanno cercando implica che landing page non si posizionerà per una query informativa. Ed è normale. Tuttavia, potrebbe farlo per un’altra tipologia, per esempio una query transazionale o commerciale. Quindi, rispettivamente, per acquistare o raccogliere informazioni relative a una possibile conversione da lead a customer.

Non “abbinare” correttamente il contenuto della pagina posizionata con l’intento di ricerca, porterà a ridurre il tasso di conversione della landing stessa, trasmettendo a Google un messaggio di scarso interesse e scarsa pertinenza.

Come anticipato, gli aspetti SEO da curare per posizionare una landing page non sono diversi da quelli che curiamo per posizionare qualsiasi altro contenuto. Titolo, sottotitoli, editing del testo, meta description, link interni ed esterni, ottimizzazione delle immagini, ecc avranno sempre il loro peso, e per questo dovranno essere curate con la consueta attenzione.

Maggiore difficoltà, tuttavia, potrebbe venirci prima di tutto dalla parte di testo. Le pagine dedicate alla vendita, infatti, sono pensate per incidere più sull’uomo che su Google. Sappiamo bene quanto una pagina web senza testo possa incontrare notevoli svantaggi nella scalata delle SERP, ma tutto dipende sempre da cosa cerca una persona. Se vuole conoscere i prezzi di un servizio basterà una tabella con dei numeri per soddisfare l’interesse. L’approccio alla componente di SEO copywriting di una landing page non dovrà quindi essere orientato, come siamo abituati a fare per qualsiasi altro contenuto, pensando al numero di parole, alla lunghezza del testo e della pagina web.

Quali sono i vantaggi della SEO applicata alle landing page

Immaginiamo, per esempio, di costruire una campagna per promuovere le nostre consulenze individuali di e-mail marketing. Accanto a della promozione a pagamento – su Google stesso, sui social, su siti altri, popolata da contenuti che rimandano alla nostra landing page d’acquisto – con lo stesso contenuto possiamo puntare a intercettare una ricerca organica sul motore di ricerca di un utente che cerca proprio quello che noi vogliamo vendere. Si tratta nient’altro che di ottimizzazione del budget: con un contenuto predisposto – e computato – per una campagna di adv, se abbiamo lavorato bene potremo intercettare anche del traffico organico.

Questo, tra l’altro, ci consentirà anche – come accennato all’inizio – di indagare in maniera più ampia su quale sia la modalità migliore per raggiungere i nostri utenti target, se attraverso una campagna a pagamento, i social, il posizionamento organico, ecc.