Ultimo aggiornamento 10 Marzo 2020 di Alessandra

Il 19 e 20 marzo scorso Puntoventi ha partecipato al Full Contact di Rapallo (GE), un evento dedicato al networking e alla promozione di location per eventi, una borsa B2B dedicata agli operatori del comparto MICE. Da sempre Puntoventi promuove e propone la partecipazione ad eventi di settore che possano sostenere e aiutare gli imprenditori nello sviluppo del proprio business, come già visto, ad esempio nel nostro precedente articolo “Le fiere: strumento di commercio e visibilità“.

La formula dell’evento di Rapallo, promosso da Ediman (società editrice della rivista Meeting&Congressi), è semplice ma efficace, una piccola area espositiva dedicata a strutture che possono ospitare eventi (hotel, centri congressi, ville…) e un’agenda personalizzate di appuntamenti tra esse e buyer del settore (agenzie di comunicazione, organizzatori di eventi, agenzie incoming…).

Perché le Borse B2B hanno una formula che funziona?

1. Perché ottimizza i tempi di promozione. Nei due giorni si possono incontrare fino ad una trentina di interlocutori, ottimizzando i tempi dell’azione commerciale e di promozione delle strutture, permettendo ai seller di promuoversi in maniera efficace con un tempo contingentato e ai buyer di mappare e sondare la situazione del proprio mercato in modo puntuale e diretto.

2. Per la finalità business. Chi partecipa ad eventi di questo genere sa che la finalità primaria è di generare business e partnership perciò non c’è dispersione di risorse e l’azione è più diretta e finalizzata.

3. Per la formula snella e poco impegnativa. Un’area dedicata agli incontri, un calendario personalizzato formulato sulla base di preferenze espresse, 20 minuti ad appuntamento, una formula poco impegnativa per presentare la propria attività con alta possibilità di realizzare un ritorno in tempi brevi.

4. Per la possibilità di arricchire l’evento con iniziative collaterali. A contorno della manifestazione, possono essere proposte visite, cene, concerti e attività che contribuiscono a generare ulteriori occasioni di confronto e relazione.

5. I costi contenuti sia per l’organizzazione che per la partecipazione. Al di là dell’esperienza Ediman, un evento di questo genere può essere progettato e realizzato con un budget non particolarmente esoso, sfruttando location suggestive e andando ad agire sulla propria rete di contatti senza sprecare risorse ed energie.

I punti di forza abbracciano sia l’aspetto di branding che quello commerciale. Partecipando a Borse B2B, infatti, si può dare al proprio brand una connotazione molto umana e focalizzata sulla relazione one-to-one, pur essendo chiaramente espressa la finalità commerciale dell’azione. A questo tipo di eventi possono partecipare anche grandi realtà multinazionali che vogliono rendere più “personale” la propria promozione commerciale. Per citare alcuni esempi a Rapallo erano presenti, tra gli altri, la grande catena alberghiera Boscolo Group e i McArthurGlen Designer Outlets, società di prestigioso livello internazionale che, in un contesto di questo genere, portano l’azione di promozione ad un livello human-to-human, essenziale per accreditarsi presso strutture che non realizzano semplici azioni di comunicazione, bensì offrono “esperienze” attraverso eventi e manifestazioni per i propri utenti.

Tuttavia non è semplice realizzare una Borsa B2B, in quanto le variabili sono piuttosto complesse. Sono richieste, oltre alle competenze organizzative essenziali per ogni evento, anche alte competenze progettuali e relazionali, indispensabili per, ad esempio, definire settori di intervento e supportare la facilitazione degli incontri. Chi propone un evento B2B di questo genere deve inoltre avere alte capacità di problem solving in quanto l’imprevisto, dovuto in particolare alla contemporaneità di appuntamenti, è altamente probabile.

Per concludere, l’esperienza del Full Contact di Rapallo vissuta da Puntoventi (che dell’organizzazione di Borse B2B ne ha fatto una specializzazione) è stata positiva e ricca di opportunità pur se affrontata con l’occhio critico di addetti ai lavori.