Ultimo aggiornamento 10 Marzo 2020 di Alessandra
Da quando esiste il commercio esistono i mercati e le fiere. Luoghi in cui compratori e venditori si incontrano e stringono affari, posti dove chi è interessato ad un determinato prodotto può entrare in contatto con esso e conoscerne caratteristiche e costi. Ma quanto sono efficaci oggi le fiere per un’azienda?
Bisogna, innanzi tutto, fare una distinzione tra le fiere B2B (Business to Business), che solitamente sono molto settoriali e danno l’opportunità ad operatori di incontrarsi e confrontarsi su progettualità e prodotti, e gli appuntamenti B2C (Business to Consumer), dedicati a chi vuole entrare direttamente in contatto con potenziali clienti e compratori. Nella formula più “classica” le fiere affiancano alla parte espositiva e di incontro, appuntamenti formativi e culturali che permettono ai partecipanti di aggiornarsi e approfondire temi di interesse.
La scelta di partecipare ad una fiera è dettata dagli obiettivi di un’azienda, che deve prima di tutto capire se la partecipazione è “commerciale” o di “immagine“.
Ci sono infatti alcuni appuntamenti indispensabili per garantire un’alta brand reputation nel settore, basti pensare, ad esempio, al Salone dell’Auto di Ginevra (giunto ormai alla 86^ edizione) dove tutte le case automobilistiche devono essere presenti per garantirsi visibilità e notorietà internazionale. In questo caso l’investimento di immagine, sebbene si tratti di un evento B2C, non prevede un ritorno immediato, bensì sul lungo termine. Al Salone infatti partecipano realtà che mostrano concept e tecnologie applicate, valorizzando la propria avanguardia nel settore, senza puntare su uno specifico prodotto, ma sul brand in generale.
La partecipazione ad una fiera per aumentare la propria notorietà va studiata e progettata per garantirsi alto impatto. Se si pensa a questa tipologia di evento, qualsiasi sia la sua dimensione, si pensa ad un allestimento scenografico, che valorizzi il prodotto e attragga l’audience. Spesso, indipendentemente da ciò che viene presentato, c’è una componente fortemente tecnologica a fare da contorno alla scenografia. L’azienda che sceglie questa tipologia di intervento, solitamente, vuole emergere rispetto ai competitor ed essere ricordata dall’utente, cercando spettacolarità e originalità.
Diverse invece sono le manifestazioni con forte componente commerciale. La partecipazione, in questo caso, deve essere costruita sull’esperienza dell’acquirente. L’attenzione deve essere posta sul prodotto e sul coinvolgimento dell’utente. Ci sono due possibilità di approccio alle fiere commerciali: un’azienda può scegliere una manifestazione non settoriale in cui spiccare per unicità (una concessionaria che sceglie la fiera del benessere), o può decidere di partecipare ad un evento in cui sono presenti i propri competitor puntando sul valore aggiunto proposto, tale scelta trova risposta negli obiettivi strategici del management aziendale.
In tutti i casi, partecipare ad una fiera è, a tutti gli effetti, un’azione di comunicazione, con una evidente componente marketing, e va progettata e concepita nei minimi dettagli perché sia efficace e raggiunga gli obiettivi. Dalla scelta dell’evento, alle offerte da proporre, dall’allestimento, alle azioni di coinvolgimento del pubblico. Solo attraverso le giuste scelte la partecipazione diventerà efficace.
Indipendentemente dalle finalità e dagli obiettivi della partecipazione, segnaliamo ora alcuni fattori da tenere in considerazione per la scelta di un evento:
– storia e posizionamento rispetto alle fiere competitor
Da quanto esiste questo evento? Quanti ne esistono di similari?
– dati delle edizioni precedenti
Quanti partecipanti? Il trend è in crescita?
– “piazza”
Che dimensioni ha – internazionale, nazionale o locale? Il pubblico, geograficamente, da dove arriva?
– partecipanti
Chi partecipa? L’evento è alla mia portata?
– comunicazione
Come si comunica la fiera? Che visibilità potrà dare alla mia partecipazione?
– opportunità
Quanto devo investire? Quante possibilità di personalizzare la mia partecipazione ho?
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