Per costruire il tuo sito web, una cosa che ti interesserà sapere è che esistono diverse best practice che i webmaster ritengono fondamentali, in termini di design.

Queste leggi sono il frutto di conquiste in ambito psicologico, princìpi che sono stati confermati da studi nei campi del comportamentismo e del cognitivismo e della psicologia della Gestalt, così come dalle neuroscienze e dalla neuroeconomia.

user experience: esempio gestalt

L’applicazione di tali princìpi al mondo del marketing e della comunicazione, quando a questi è sotteso un intento etico, informativo e educativo, può davvero creare un’esperienza memorabile per l’utente, permettendogli di navigare in totale comfort all’interno di un sito web.

Ma bando alle ciance, andiamo a vedere di cosa si tratta!

Peak-End Rule

user experience: peak end rule

La regola di fine picco, parte integrante di un più ampio lavoro del Premio Nobel Daniel Kahneman, sostiene che di una esperienza tendiamo a ricordare principalmente i picchi emozionali e il momento finale.

Il viaggio dell’utente dovrà essere guidato in maniera sapiente, grazie a grafiche interessanti, a una componente testuale non invasiva e che aiuti nello scegliere un percorso e tentando di evitare elementi di disturbo, come pop-up troppo invasivi o banner ingannevoli.

Aesthetic-Usability Effect

Usabilità apparente ed estetica sono strettamente correlate. Secondo uno studio di Masaaki Kurosu e Kaori Kashimura, che nel 1995 lavoravano nell’Hitachi Design Center, una interfaccia visivamente più bella permette di nascondere eventuali problemi di usabilità, o comunque un buon comparto grafico consente agli utenti di tenere meno in considerazione difetti di utilizzo. La considerazione di cui tener conto è però questa: non dobbiamo mascherare i nostri errori con una bella confezione, piuttosto pensiamo bene alla struttura del nostro sito e se poi c’è qualche imperfezione, beh… un design estremamente piacevole ci verrà in aiuto!

Hick’s law

La legge di Hick: il tempo impiegato per prendere una decisione aumenta al crescere delle scelte disponibili e alla loro complessità.

In realtà sembra piuttosto ovvio, ma come ci comportiamo in relazione a questa informazione? A volte avremmo l’impressione che fornire moltissime scelte ai nostri utenti sia indice di un servizio completo e utile. Purtroppo, a volte, rischiamo di mettere il nostro potenziale cliente in difficoltà.
Soluzioni? Eccone alcune:

  • metti in evidenza, tra più proposte, la più conveniente (magari con una chiara Call-to-Action, o sottolineando il testo, o con degli elementi extra-testuali);
  • riduci la quantità di scelte quando il tempo scarseggia;
  • ee gestisci un blog, una buona idea può essere quella di creare delle schede di valutazione 1vs1 (per esempio: Quale modello di telefono è migliore tra … e …?);
  • progetta un percorso step by step, in modo da suddividere i task in obiettivi più piccoli e di più semplice comprensione;
  • utilizza il micro-copywriting per evitare la frustrazione degli utenti riguardo a una scelta difficile.

Law of Common Region

I principi della Gestalt nel mondo della User Experience e del Web Design sono davvero utili per imparare a concepire gli spazi. Tra questi, la Law of Common Region dice che:

Gli elementi che sono iscritti in uno stesso spazio, o condividono un’area assegnata, o sono raggruppati in un ambiente delimitato, vengono percepiti come aventi caratteristiche comuni.

E questo è un aspetto da non sottovalutare. Porzioni di spazio delimitate aiutano tanto i nostri utenti ad avere una chiara idea della struttura del nostro sito, a cogliere le relazioni tra gli elementi, a distinguere le sezioni, le Call-To-Action, i box e tutto il resto. Anche utilizzare sfondi personalizzati aiuta a creare gruppi di elementi che hanno cose in comune.

Law of Proximity

user experience: law of proximity

La legge di prossimità dice che gli oggetti che sono vicini vengono percepiti generalmente come un gruppo.

Questa legge è strettamente legata alla precedente e dobbiamo tenerne conto quando stiamo organizzando gli elementi del nostro sito, sia dal punto di vista puramente estetico, sia contenutistico. Per esempio, all’interno di un blog avere delle pagine correlate che semanticamente siano coerenti con la pagina che stiamo leggendo, ci aiuta nella scelta di contenuti simili. Allo stesso modo, in un e-commerce è bene disporre vicini elementi che vogliamo i nostri utenti giudichino simili (come per esempio, delle magliette che abbiano le stesse taglie, o scarpe con lo stesso numero, eccetera).

Goal-Gradient Effect

L’effetto gradiente della meta, teorizzato da Clark Hull nel 1934 e frutto di una lunga ricerca durata due anni, è così descritto: la velocità con cui ci si avvicina all’obiettivo tende ad aumentare quanto più l’obiettivo è vicino. In sostanza, quando siamo prossimi al nostro traguardo, tendiamo naturalmente ad accelerare per raggiungerlo il prima possibile.

Come si può mettere in pratica questo principio? Un percorso d’acquisto lineare all’interno della nostra piattaforma, in cui gli obiettivi e gli step sono chiari e nitidi, può favorire la velocizzazione del processo. Se il nostro utente sa che nei prossimi due o tre step porterà a termine l’esperienza, vorrà prontamente giungere alla fine del percorso, creando una conversione!

Naturalmente, sono davvero tanti i principi che dovrebbero regolare la User Experience. E tu, quali conosci? Parlacene lasciando un commento qui sotto!