Con i suoi strumenti sempre più aggiornati, Facebook è ormai un potente canale di comunicazione tra brand e pubblico. Ma come sapere quali tipi di post sono più utili e quali invogliano a interagire di più?

Cos’è un piano editoriale?

Un calendario (o piano) editoriale è un sistema che viene utilizzato da chi si occupa di marketing per organizzare e programmare la produzione di contenuti. Non si può pensare di costruire una strategia social di successo senza un piano editoriale che aiuti a capire cosa pubblicare e in che momento.

Perché utilizzare un calendario editoriale?

Il piano editoriale, oltre ad aiutare a pianificare la produzione dei contenuti, assicura che quello che si sta facendo sia fattibile in base alle risorse e al tempo che si hanno a disposizione.

Importante è sottolineare che, con un buon calendario editoriale, il team e i collaboratori si allineano più facilmente tra loro in quanto tutte le informazioni disponibili sono gestite in un unico strumento.

Cosa tenere in considerazione per creare un piano editoriale per Facebook?

  1. Definire un obiettivo

Stabilire degli obiettivi è fondamentale, sono il punto di riferimento per capire come costruire la strategia e, quando si arriverà la scadenza temporale, comprendere quanto sia stata efficace. Quali obiettivi si vogliono raggiungere?

  • Brand awareness: far conoscere attraverso i contenuti il proprio marchio,
  • sviluppo di una community: persone unite da un interesse comune,
  • generare traffico: veicolarlo verso il sito web o una landing page,
  • Lead generation: raccolta di dati sui potenziali clienti per creare strategie di marketing),
  • conversioni: trasformare i clienti in acquirenti.

È importante ricordare che gli obiettivi non sono mai fissi, vanno sempre rivisti e aggiustati dopo aver analizzato i risultati ottenuti.

  1. Conoscere il proprio target di riferimento

È importante creare un profilo del cliente in base a età, genere, provenienza, gusti e comportamenti. Cosa lo influenza a compiere una determinata azione, chi lo influenza, cosa lo attrae e cosa lo preoccupa? Monitorare, ascoltare e comprendere di cosa parla il target di riferimento, studiare le sue esigenze e il suo comportamento, aiuta a produrre contenuti che rispondano al bisogno dei nostri seguaci.

  1. Studio dei competitor

Come si muovono i nostri competitor sui social? Capire quali contenuti pubblicano, quale tono di voce hanno scelto, come seguono i clienti nei commenti e se investono nel Social Advertising ci può aiutare a differenziarci dagli altri, non risultando banali e ripetitivi.

  1. Stabilire i contenuti

A questo punto si potrà pensare ai contenuti da pubblicare. I contenuti devono essere personalizzati in base alle esigenze dei clienti per avvicinarsi ai loro desideri. Mostrare la propria personalità al pubblico e la propria filosofia non è mai sbagliato. L’importante è riuscire a creare contenuti coinvolgenti, in modo che la presenza sui social si possa autoalimentare.

Sarà importante quindi:

  • individuare il linguaggio da usare in base al nostro target per farci capire dai nostri clienti,
  • cercare di coinvolgere il pubblico con mini-video degli uffici, fasi di lavorazione, foto di vita quotidiana, foto che mostrino i processi (anche le fasi di brainstorming aziendale), interviste ai fondatori dell’azienda…,
  • cercare il format più adatto al tipo di contenuto (link, immagini, video, stories…),
  • sperimentare per capire quali contenuti funzionano meglio rispetto agli altri.
  1. Programmare i contenuti

Non è necessario pubblicare ogni giorno: la presenza sui social è necessaria al giorno d’oggi, ma bisogna stabilire la frequenza di pubblicazione valutando bene quanti contenuti si hanno a disposizione e quanti si è in grado di crearne. Il rischio che si corre è quello di diventare ripetitivi o esaurire il materiale, errore gravissimo poiché quando si creano delle aspettative nel pubblico esse vanno rispettate. Benvenute quindi a organizzazione, preparazione e flessibilità.

Si può pensare per esempio di pubblicare tre o quattro contenuti alla settimana ricordando sempre di differenziare la tipologia: informativo, d’intrattenimento, interattivo, ecc.

Inoltre, è bene anche sfruttare la multimedialità a diversi livelli: possiamo usare immagini, infografiche, video e tutto quello che ci viene in mente, a patto che rispetti la nostra immagine coordinata!

  1. Gestire la community

Quali risposte dare alle persone che chiedono informazioni? Quale formula di ringraziamento adottare? Sarà importante organizzare il flusso di lavoro stabilendo chi scriverà i post e chi sarà il responsabile della community, per avere sempre come priorità un approccio all’interazione sociale.

Esiste, nel mondo del web, una Netiquette, una sorta di galateo del mondo virtuale, che tutti gli utenti dovrebbero conoscere. Per chi pubblica contenuti e gestisce una community è fondamentale sapere, per esempio, che non è bene alimentare le discussioni generate nei post, ma è conveniente dissiparle o riportarle a una dimensione privata (cercando un confronto positivo). Di fronte alle lamentele dei clienti, è bene essere disponibili e accogliere eventuali rimostranze, invitando magari a provare nuovamente il prodotto o servizio offerto. La cordialità fidelizza i clienti e aiuta a mantenere un aspetto pulito, indipendentemente dagli errori commessi.

  1. Monitorare i risultati

Una volta attuata la strategia bisogna verificarne i risultati attraverso gli Analytics per capire se la strategia adottata sta funzionando, se i post stanno piacendo e se il pubblico partecipa.