L’impennata del tempo trascorso online, per attività come scuola, lavoro, sport e tempo libero, oltre al boom dello shopping digitale imposto dalla pandemia, hanno evidenziato tutte le criticità legate alla tutela della privacy. Sono aumentate di conseguenza le domande rivolte agli esperti del settore.

Ne abbiamo parlato con l’Avvocato Silvia Zazzarini, esperta in informatica giuridica e nostro riferimento da sempre in materia di privacy policy.

Avvocato, quali sono i più diffusi problemi relativi alla tutela della privacy degli utenti da parte delle aziende?

Con l’introduzione del GDPR 2016/679, le aziende hanno avuto in primo luogo l’esigenza di lavorare in sicurezza, evitare problemi e sanzioni dovuti alla cattiva gestione dei dati. Tuttavia, sempre più imprenditori in seguito hanno iniziato a capire che non di tratta di adeguarsi soltanto perché lo prescrive la normativa di legge, ma hanno compreso che i dati degli utenti sono una risorsa importante e che il consumatore di oggi è consapevole del valore dei propri dati. Con la fiducia della propria clientela, rispetto all’acquisizione e alla conservazione dei dati, è possibile fidelizzare il cliente e personalizzare annunci e offerte.

Cosa è cambiato con il Covid e con l’importante incremento rivolto allo shopping online, cresciuto in questi mesi del 200%?

Il Covid ha rivoluzionato le nostre vite e i nostri consumi. Aziende che fino all’inizio di quest’anno fornivano beni e servizi in modo tradizionale, oppure aziende che utilizzavano la rete solamente come vetrina, si sono trovate a dover scegliere se iniziare o implementare l’e-commerce. A questo punto molte aziende hanno dovuto porsi il problema della gestione della privacy e della corretta conservazione dei dati.

Quali sono i principali passi da compiere perché la governance dei dati sia trasparente?

Innanzitutto è necessario fare una valutazione dei dati che l’azienda raccoglie e utilizza, per capire se si tratta o meno di dati sensibili, che richiedono un trattamento particolare. Poi si deve verificare come i dati sono raccolti e, se necessario, stabilire la modalità di ottenimento del consenso. Inoltre, occorre valutare se sussiste l’obbligo di nominare un DPO (Data Protection Officer) o un RDP (Responsabile della Protezione dei dati personali), figura che affianca il titolare nel trattamento e che costituisce una delle principali novità introdotte dal GDPR, e se è necessario svolgere una valutazione d’impatto (DPIA – Data Protection Impact Assessment). Infine è fondamentale formare collaboratori e dipendenti che si occupano dei dati, in merito ai diritti degli interessati, all’analisi, gestione e valutazione del rischio, alle misure di sicurezza e alla gestione di un eventuale “data breach”, un incidente di sicurezza che può causare la perdita, la distruzione o la divulgazione non autorizzata dei dati trattati.

Tiriamo le somme sul rapporto tra privacy e shopping online

L’Avvocato Zazzarini, dunque, ci conferma che la tutela della privacy non solo è un’ottima prassi, ma è essenziale per guadagnare la fiducia di consumatori e dipendenti. Investire nella privacy conviene al punto che, come descritto da un recente studio condotto dalla World Federation of Advertisers, oltre il 40% delle organizzazioni registra vantaggi pari almeno al doppio della spesa per la tutela della privacy.

Ed eccoci quindi a confermare anche quanto detto nell’articolo dedicato alle potenzialità dei first party data: i dati proprietari che i tuoi clienti ti hanno autorizzato a utilizzare sono i migliori insight da sfruttare per affrontare la ripresa rispettando la tutela della privacy.

Questo accade perché i dati raccolti provengono direttamente dai consumatori e sussiste la piena trasparenza tra i privati e le attività, con l’opportunità di dimostrare che le interazioni tra i clienti e l’azienda sono improntate alla qualità e che agli utenti è data la possibilità di scegliere se consentire o meno l’utilizzo dei loro dati.

Check up del sito internet

Proprio per questi motivi Puntoventi mantiene sempre attiva la partnership con l’Avv. Zazzarini, che prevede un’analisi professionale e specifica dei siti dei nostri clienti vecchi e nuovi, per verificare la conformità con la normativa.

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