Per anni, i professionisti del marketing hanno sfruttato la crescente popolarità di Twitter per creare consapevolezza del marchio, acquisire più lead, raccogliere informazioni approfondite ed espandere la portata del target. L’aumento del limite di lunghezza, passato da 140 a 280 caratteri, ha aperto la porta alle opportunità per i professionisti del marketing di scrivere tweet sempre più coinvolgenti e mirati…fino a ottenere il tweet perfetto 🤩

L’acquisto da parte di Elon Musk, la polemica sulla spunta blu di profilo certificato a pagamento e la fuga di utenti sono solo una parte delle vicissitudini che hanno reso altalenanti le sorti del famoso social di microblogging, che tuttavia resta una delle fonti più utilizzati dagli utenti social per ricercare informazioni, soprattutto se di attualità. Appare quindi evidente che Twitter rimane uno strumento di social media marketing prezioso, che è bene saper sfruttare nel modo migliore per ottimizzare tempo e risorse. Proviamo a capire come fare.

7 consigli per scrivere il tweet perfetto

1. Creare tweet visivamente accattivanti

Quando si parla di social, è risaputo che il contenuto visivo abbia un tasso di ritenzione maggiore rispetto al semplice testo. Da questo punto di vista, negli ultimi anni Twitter ha fatto passi da gigante, consentendo di incorporare video, clip, GIF e immagini nei tweet. Sfruttare queste opportunità consente di aiutare a trasmettere meglio il proprio punto di vista e catturare immediatamente l’attenzione del pubblico.

2. Taggare follower, brand e influencer

Nell’uso comune, Twitter è un ottimo mezzo per condividere opinioni costruttive su un determinato follower, influencer o brand menzionandolo nel tweet. Quindi, perché non ottenere più follower citando alcuni dei famosi influencer? Ovviamente utilizzando l’apposita @ per taggare, così che il creator in questione riceva una notifica della menzione e possa valutare di citare il contenuto e/o rispondere.

3. Inserire sempre una Call to Action

Spesso si crede che, per non risultare troppo invadenti, le aziende non debbano fornire indicazioni esplicite ai propri follower. Contrariamente a tale convinzione, i brand famosi chiedono sempre ai propri follower clic su link, Mi piace, retweet, commenti e altre attività di coinvolgimento.

Se vogliamo che il nostro pubblico agisca, dobbiamo dirgli come. Questo modo di fornire la direzione influenza il pubblico e in cambio aumenta il tasso di coinvolgimento complessivo.

4.  Essere brevi e semplici è meglio

Siamo all’interno dei social, questo non dovrebbe mai essere dimenticato! Quindi al bando paroloni e frasi complesse e pensiamo invece a qualcosa di facile dal punto di vista del pubblico prima di redigere un tweet. Perché se il linguaggio del tweet è facile, ci sono più possibilità di ottenere like, condivisioni e coinvolgimento.

5. Integrare il testo con emoji, in modo creativo

Se escludiamo i giovani della Gen Z, per cui ormai quasi superate, le emoticon rappresentano sicuramente parte di ​​nuovo linguaggio globale, in un mondo sociale costantemente in evoluzione. Dopotutto, tutti noi ricorriamo all’aiuto delle emoji mentre chattiamo con i nostri amici e familiari, quindi perché non includerle anche nei nostri tweet? Utilizzarle non solo renderà i tweet visivamente più accattivanti, ma aiuterà anche i lettori a capire il tono e l’emozione dietro il tweet.

Operativamente, le emoji possono essere inserite all’interno del testo del tweet mentre lo scriviamo, scegliendo dalla lunga lista a disposizione. Attenzione però, un emoticon occupa spazio come due caratteri alfanumerici, quindi ci avvicina più rapidamente al raggiungimento dei 280 caratteri.

6. Utilizzare gli hashtag giusti

Per costruire una campagna di marketing dedicata a un brand o un prodotto, è indispensabile utilizzare gli hashtag e sfruttarne il potere, ovvero la capacità di diventare memorabili, scegliendo con cura quello giusto.

La prima cosa da fare è trovare un hashtag unico che si riferisca al marchio o prodotto, evitando di combinare più di 3-4 parole insieme e pensando a qualcosa che sia facile da capire. Forse è inutile dirlo ma, ovviamente, è fondamentale evitare di usufruire di un hashtag già utilizzato.

All’interno del tweet, poi, l’hashtag principale può essere usato insieme ad altri 2-3 hashtag “collaterali”, che possono cambiare da tweet a tweet.

7. Creare una cadenza di pubblicazione

Con oltre 500 milioni di tweet pubblicati in media ogni giorno, è facile passare inosservati tra la folla. Cosa fare quindi per distinguersi? Innanzitutto è fondamentale pubblicare in maniera costante e coerente.

Costruire un piano editoriale, che preveda di twittare con cadenza regolare, è sicuramente il primo passo. Questo porterà il pubblico ad attribuire un certo valore al profilo, poiché è sempre presente con nuovi aggiornamenti.

Per stabilire quale frequenza scegliere non esiste una regola universale, una buona prassi potrebbe essere rappresentata da un tweet ogni tre ore, ovvero un totale di otto tweet al giorno. Per rispettare questo timing, chiaramente, si dovrà far uso dello strumento di programmazione, senza pensare di gestire tutto manualmente.