Costruire una solida identità di marca è fondamentale per distinguersi in un mercato sempre più competitivo ma anche per comunicare in modo efficace con il pubblico di riferimento. Avere una guida di stile del brand è fondamentale per la creazione e la gestione di un marchio coerente e riconoscibile.
Una guida di stile del brand, nota anche come brand style guide o brand guidelines, ha la stessa funzione di un manuale d’istruzioni ma rivolto a coloro che lavorano direttamente con il marchio, fornendo linee guida chiare e dettagliate su come presentare coerentemente l’identità visiva e la comunicazione del brand in ogni sua forma. Elementi come il logo, i colori, i caratteri tipografici, il tono di voce e le immagini di un brand possono far sì che si crei una connessione emotiva con il target, generando fiducia e rafforzandone la reputazione.
Non a caso, quando parliamo di grandi brand – pensiamo ad esempio a Coca Cola, Fanta e Unieuro – sappiamo immediatamente riconoscerli grazie alla coerenza tra i messaggi, scritti o visivi, che questi trasmettono. Gli stessi colori del marchio si riflettono su di essi. Il linguaggio suona familiare. Nulla è lasciato al caso e, pur non essendo rigido, è coeso.
Anche una piccola azienda può distinguersi dalle altre creando la sua guida di stile del marchio che porti l’identità visiva a un livello superiore. Ma per poterlo fare è essenziale fare un passo indietro e definire la mission, la vision e le buyer personas del brand.
Questi elementi permettono di aver chiaro scopo, obiettivi, valori e ipotetico target di riferimento che servono come base solida su cui costruire l’immagine che vogliamo mostrare dell’azienda alle persone.
Da cosa è composta una guida di stile?
- Logo: specifica il suo uso corretto, comprese le dimensioni, la posizione, i margini di sicurezza e le varianti accettate. Vengono fornite linee guida dettagliate sulle diverse applicazioni del logo, ad esempio su sfondi chiari o scuri, su materiali di stampa o digitali.
- Colori: definita la palette del marchio, che include non solo i colori primari ma anche quelli secondari e terziari, vengono specificati i codici esadecimali o Pantone per ogni colore, al fine di garantire una riproduzione coerente su diversi supporti.
- Tipografia: vengono indicati tutti i caratteri tipografici utilizzati per il marchio, nonché le dimensioni e gli stili di formattazione da utilizzare. È importante non dimenticare che scegliere il carattere giusto, soprattutto per quanto riguarda la sua applicazione nel web, può facilitarne la lettura agli utenti.
- Immagini e grafica: può includere suggerimenti sugli stili fotografici, tonalità delle immagini, illustrazioni, icone e altri elementi visivi utilizzati dal marchio.
- Tone of Voice: descrive il tono di voce, cioè lo stile del linguaggio e della comunicazione come la personalità del marchio, le parole chiave da utilizzare o evitare e le direttive per la scrittura di messaggi promozionali o istituzionali.
Una guida di stile può inoltre comprendere indicazioni sul layout e il design degli elementi fisici da stampare, quindi tutto quello che riguarda l’offline, come i materiali promozionali o i packaging ma anche delle linee guida su quali e come sono i contenuti editoriali da utilizzare.
Vediamo assieme alcuni esempi.
La guida di stile di Spotify
La brand style guide di Spotify potrebbe sembrare a colpo d’occhio molto semplice e monocolore, ma oltre a un cerchio verde lime c’è di più. Se la tavolozza dei colori di Spotify include solamente tre codici colore, il punto focale delle linee guida per il marchio dell’azienda si concentra e sviluppa fortemente sulla variazione del logo e sulle copertine degli album.
(clicca sull’immagine per leggere la guida di stile completa)
La guida di stile di Netflix
Netflix, nelle sue brand guidelines, ci tiene a spiegare dettagliatamente l’utilizzo del suo logo. L’azienda offre un semplice insieme di regole che indicano le dimensioni, la spaziatura e il posizionamento del suo famoso logotipo maiuscolo, rigorosamente accompagnato dal suo fedele compagno: il codice colore rosso, che lo distingue dai competitor.
(clicca sull’immagine per leggere la guida di stile completa)
Una guida di stile dei brand serve come punto di riferimento per i designer, i responsabili del marketing, gli sviluppatori web e altri professionisti che lavorano con il marchio. Garantisce coerenza, riconoscibilità e solidità dell’identità del marchio in tutte le sue manifestazioni visive e comunicative.
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